L’ennesimo incidente che ha procurato la morte alla giovanissima 23enne di Bologna accaduto nella marina di Torre Lapillo, non può lasciarci indifferenti, soprattutto quando alla guida di un auto vi è una ragazza anche essa giovanissima,
che era fuori dai limiti consentiti per legge del tasso alcolemico nel sangue, ma quello che ha aggravato ancor di più questa tragedia e la mancanza di assistenza a chi aveva subito il danno, anche perché l’incidente vedeva coinvolti altri ragazzi che restavano feriti.
La nostra provincia sta registrando in questo ultimo periodo la media di un morto ogni due giorni, dato preoccupatissimo, nonostante lo sforzo immane che le forze di polizia stanno apportando sulle nostre strade, il fenomeno dello sballo del bere del menefreghismo continua imperterrito, come se il problema non li sfiorasse minimamente, eppure per ottenere la patente oggigiorno non è più uno scherzo, richiede impegno studio e sacrificio economico, non capiamo come mai non viene dato un peso importante a queste realtà, ma è mai possibile che non si riesca a capire che oggi una volta che si vine coinvolti in un incidente stradale le conseguenze sono severe, in tutti i sensi, si pregiudica la possibilità dell’occupazione, non si ha più la libertà di movimento, ma il problema maggiore senza ritorno diciamo noi è l’immenso rimorso di aver ammazzato un altro essere umano è mai possibile che l’utente della strada in particolare i più giovani non vogliano proprio essere prudenti?
Bene da un po’ di tempo di concerto con le tantissime Associazioni Nazionali stiamo sollecitando il Ministero, perché introduca la legge dell’omicidio stradale,( cosa che abbiamo appreso dai media che Il Ministro Maroni ha tutte le intenzioni di approvare quanto prima) in modo da togliere di mezzo tutte le attenuanti che l’omicidio volontario ha concesso sino ad oggi, non possiamo più assistere inermi al fatto che uno fa una strage e dopo 2 ore è in libertà, siamo al ridicolo, mentre i nostri figli marciscono in una bara, fuori il bulletto di turno se la spassa e se la ride alla faccia di chi non sorriderà mai più.
Associazione Alla conquista della vita, per le Vittime della strada. NARDO’ Le.