Una vera rivoluzione quella che il movimento cinque stelle desidera “scuotere” gli scranni di palazzo Personè. La democrazia paretecipata tramite le riprese audiovideo delle sedute consigliari. I ricordi affiorano quando la radio locale, radio NardòUno, proponeva un servizio di pubblico e di indiscussa utilità. Ci chiediamo quanto “audacia” avrà questa amministrazione di scrollarsi il vecchio e abbracciare il nuovo?(n.d.r)
Al Sig. Sindaco avv. RISI Marcello Presidente del Consiglio Comunale dott. TIENE Antonio Assessore Spettacolo, comunicazione, marketing territoriale Sig.ra MUCI Francesca
OGGETTO: Pubblicazione delle sedute Consiliari e Commissioni sul sito web del
Comune.
PREMESSO CHE: • l’art. 6 “Attività Amministrativa” dello Statuto Comunale comma 1 stabilisce che [IlComune ispira l’attività amministrativa attenendosi a criteri di trasparenza edeconomicità, di efficacia e di efficienza, nonché di pubblicità e di massimo snellimento delle procedure nei limiti e con le modalità stabilite dallo Statuto e dai Regolamenti.” e comma 4 “Riconosce l’importanza dell’informazione e attiva, a tal fine, opportuni strumenti per portare a conoscenza i programmi, decisioni e atti comunali di interessegenerale, cura il rapporto con gli organi di informazione locali, anche audio-visivi.]; si evince chiaramente che la tra li obiettivi prioritari delle Pubblica Amministrazione vi è la trasparenza e il miglioramento del rapporto tra Cittadini ed Amministrazione Comunale; • a tal proposito esistono già gli strumenti legislativi che regolano tali aspetti e, in particolare, il “Codice dell’Amministrazione Digitale” definito con il Decreto legislativo n.82 del 7 marzo 2005 e successivamente integrato con il decreto legislativo 4 aprile 2006 n.159, che rappresenta una vera rivoluzione, offrendo opportunità di
partecipazione democratica e trasparenza senza precedenti: articolo 9: “Lo Stato favorisce ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all’estero, al processo democratico e per facilitare l’esercizio dei diritti politici e civili sia individuali che collettivi.”
APPRESO CHE: tutti i programmi politici dei candidati Sindaco alle elezioni amministrative 2011mettevano in risalto l’importanza dell’informazione e della trasparenza dell’attività
politica: – Candidato Ronzino Alfredo – [“Una casa di vetro”. Se non c’è trasparenza, se non c’è
autentica informazione, non ci può essere democrazia…..Partecipazione diretta ad ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come avviene per Camera e Senato, sul sito comunale. E’ facile, gratis ed è vera democrazia]; – Candidato De Pascalis Giancarlo – [I cittadini saranno informati sui temi dibattutinelle sedi istituzionali attraverso gli strumenti di comunicazione a disposizione del
Comune (manifesti, sito web) ed attraverso gli organi di stampa];- Candidata Bruno Antonella – [Potranno tornare utili]…[Il potenziamento dei punti dicaccesso alle informazioni e ai servizi dell’Ente…];
– Sindaco Risi Marcello – non ha espresso chiaramente sul programma tali intenzioni,
ma ha più volte rimarcato la volontà di improntare il suo mandato nell’ottica della trasparenza.
VISTO CHE: •le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche e sono la massima espressione del
lavoro istituzionale dell’Amministrazione Comunale; •tutti i consiglieri sono pubblicamente eletti e svolgono una funzione pubblica duranteil Consiglio Comunale; •tutti i consiglieri ricevono un compenso dai contribuenti per la loro presenza in Consiglio Comunale, pertanto secondo i principi costituzionali devono rispondere a tutti i cittadini del loro operato ed i cittadini devono poter venire a conoscenza
dell’attività amministrativa degli eletti; •molti cittadini, per problemi di salute, di lavoro e famigliari, non possono partecipare direttamente a tali sedute; •viviamo in un periodo di grande sfiducia nel mondo della politica in generale ed un intervento che avvicini l’amministrazione alla cittadinanza potrebbe essere utile ad aumentare la partecipazione della stessa alla vita politica; •già numerose amministrazioni locali hanno adottato la decisione di rendere pubblico il consiglio comunale testimoniando che nulla osta al rispetto della privacy giàgarantita dalle normative vigenti; •il garante della privacy si era già espresso nel 2002 in merito alla pubblicazione in streaming dei Consigli Comunali in riferimento alle normative vigenti (d.lgs. n.267/2000) [Allegato 1].
VERIFICATO CHE:
•si può favorire la puntuale informazione con la video-pubblicazione dei Consigli
Comunali direttamente sul sito web del Comune o appoggiandosi a siti gratuiti che
mettono a disposizione il loro spazio web; •tale operazione, se realizzata sfruttando tecnologie open source e le attuali infrastrutture del Comune, sarà a costo zero (hardware già a disposizione, software
gratuito od open source, una comunissima WebCam ed una connessione ad Internet già disponibile all’interno del Municipio) [Allegato 2], non si ha quindi la necessità di affidare il servizio in argomento a una ditta esterna con conseguente aggravio sulle casse comunali; •la videoregistrazione, essendo realizzata al solo scopo documentativo e dovendo essere adattata ad una distribuzione via internet (quindi con requisiti qualitativi modesti) può essere effettuata da una postazione fissa, senza la necessità di un operatore specializzato ed utilizzando uno dei numerosi mezzi che la tecnologia
mette ormai a disposizione; •in tal modo si favorisce il contatto dei cittadini, sopratutto giovani, con l’attività amministrativa. I Comuni che hanno adottato tale politica di diffusione delle informazioni hanno riscontrato un deciso incremento della partecipazione dei consiglieri alle sedute ma, soprattutto, un sensibile incremento della partecipazione diretta dei cittadini alle attività dell’Amministrazione Comunale;
•l’eventuale successo dell’iniziativa porterebbe a lievitare il numero di accessi al sito web del Comune con conseguenti benefici anche per le altre sezioni dello stesso;m•ci sarebbe anche un ritorno d’immagine per l’intera macchina amministrativa comunale.
PER QUANTO SOPRA SI CHIEDE
che venga presa in considerazione la possibilità di avviare le azioni necessarie per adottare quanto prima provvedimenti che possano portare alla realizzazione di quanto su descritto in modo che tutti i cittadini possano prendere atto del lavoro dell’Amministrazione Comunale (Consigli Comunali e Commissioni Permanenti) e predisporre l’immediata pubblicazione delle stesse in streaming on-line nel sito web del Comune, sia in real-time (in diretta), sia on-demand (in differita – archivio).
Si coglie l’occasione per porgere Distinti Saluti.
Antonio Bottazzo
MoVimento 5 Stelle Nardò
Allegato 1
Garante della Privacy 11 – 17 marzo 2002
consultabile all’indirizzo ufficiale:
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=44094
Sì ai consigli comunali in tv
Sì alle riprese e alla diffusione televisiva delle riunioni del consiglio comunale, anche al di fuori dell’ambito locale e con le opinioni e i commenti del giornalista, purché i presenti siano stati debitamente informati dell’esistenza delle telecamere e della successiva diffusione delle immagini. Va comunque osservata una particolare cautela per prevenire l’indebita divulgazione di dati sensibili e si deve in ogni caso evitare di diffondere informazioni sulle condizioni di salute. Lo ha ricordato il Garante rispondendo al quesito di un Comune sulla possibilità di pubblicizzare le sedute del consiglio attraverso una televisione locale. Nel parere l’Autorità ha ripercorso alcuni aspetti del complesso quadro normativo che disciplina la tutela della privacy da parte delle pubbliche amministrazioni. I soggetti pubblici possono trattare e diffondere dati personali senza dover acquisire il consenso degli interessati, purché esista una legge o un regolamento che glielo consenta. La legge sulla privacy li autorizza, inoltre, a trattare alcuni dati sensibili (ad esempio le opinioni espresse dai consiglieri durante le sedute) nei limiti in cui ciò risulti necessario ad
assicurare la pubblicità dell’attività istituzionale, fermo restando il divieto di divulgare informazioni sullo stato di salute. Pubblicità di atti e sedute consiliari che è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (d.lg. n.267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l’introduzione di eventuali limiti. Proprio questa fonte normativa, a parere del Garante, può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive. E’ nel regolamento, dunque, che potrebbe essere sancito l’obbligo di informare i partecipanti alla seduta dell’esistenza delle telecamere, della successiva diffusione delle immagini e degli altri elementi previsti dalla legge sulla privacy. Nella stessa sede poi, si potrebbero specificare anche le ipotesi in cui eventualmente limitare le riprese per assicurare la riservatezza dei soggetti presenti o oggetto del dibattito. Ad esempio, nel caso di una seduta che delibera l’attribuzione di benefici a particolari categorie di soggetti e nel corso della quale potrebbero emergere dati sensibili, (salute, razza, etc…). La diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, ha
chiarito l’Autorità, senza il consenso degli interessati (art. 25 l. 675/96 e codice deontologico sull’attività dei giornalisti), mentre non è conforme alla normativa, limitare il diritto di cronaca al solo ambito locale, a meno che il Comune non lo abbia previsto nel regolamento. Né si può impedire al giornalista di esprimere opinioni o commenti durante le riprese. Il Garante ha ricordato infine, che la legge sulla privacy riconosce al Consiglio comunale nel suo complesso e ai singoli componenti, la facoltà di esercitare alcuni diritti a tutela dei dati raccolti, in questo caso le immagini, come quello di poter visionare, anche prima della messa in onda, le riprese effettuate.
Allegato 2
Requisiti di pubblicazione audio/video in streaming
Per chiarire l’esiguità delle risorse necessarie per realizzare l’operazione di pubblicazione
audio/video in streaming on line e on demand del Consiglio Comunale, si riportano di
seguito i requisiti necessari ed il relativo costo presunto per l’implementazione delle
riprese.
Strumentazioni Hardware:
. Un Personal Computer (meglio se notebook per più facile posizionamento) già a
disposizione del Comune, che sia disponibile poco prima dell’orario di inizio del Consiglio
Comunale o della riunione della Commissione. Costo 0 euro.
. Un cavo audio che colleghi la stazione di registrazione attualmente presente per
l’acquisizione audio attraverso l’ingresso apposito del PC. Costo 10 euro.
. Una web cam. Per una distribuzione in internet è sufficiente una web cam entry level.
Costo 15 euro.
. Una connessione ad Internet a disposizione del PC. Il Municipio già dispone di una
connessione ad internet. Costo 0 euro.
Strumentazione Software ulteriore al Sistema Operativo già presente nel PC:
. Un software di videoregistrazione come Adobe Flash Media Live Encoder. Capace di
catturare il flusso audio e video. Costo 0 Euro.
. Un account al servizio (per es. http://www.livestream.com) che permetta di ricevere in
ingresso il flusso audio/video e di renderlo disponibile on-line. Nella pagina creata sarà
possibile visualizzare in streaming in diretta (real time) ciò che la web cam sta
riprendendo e creare un archivio on demand in cui saranno presenti tutti i video
precedenti. Costo 0 Euro.
. L’integrazione di una pagina preposta alla visione e all’ascolto delle riprese sul sito web
del Comune (in diretta streaming on line e on demand – archivio). Costo 0 Euro.
Spesa totale presunta circa 25 euro.