Si riaccende la polemica sui lumini a pila nel cimitero neritino. Il 25 agosto, nel corso del question time, è stata discussa l’interrogazione presentata dal consigliere comunale di Futuro e Libertà, Pippi Mellone. A rispondere ai quesiti del consigliere di Fli è stato l’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Renna.

 
“Le risposte di Renna, spiace dirlo, sono state evasive e accondiscendenti nei confronti del monopolio ultraventennale della ditta Borgia. L’assessore di Sel ha difeso l’operato del dirigente del settore Lavori Pubblici e invitato i cittadini a rimuovere i lumini a pila. Ha, insomma, difeso quello che a noi appare un sopruso! Mentre infatti la legislazione europea è improntata in senso antimonopolistico e tesa a favorire le energie alternative, a Nardò si va da tutt’altra parte!”
 
“Ho appreso, poi, che alcuni cittadini neritini avrebbero intenzione di sporgere denuncia-querela per furto dopo che, nei giorni scorsi, sono scomparse dal cimitero comunale un gran numero di lampade votive a pila. Secondo alcune ricostruzioni le lampade a pila sarebbero state asportate da operai della ditta Borgia in ottemperanza (a loro dire) dell’ordinanza 302 del 29 giugno 2011. Ma nessun “verbale di presa in carico” è stato rilasciato dagli addetti ai legittimi proprietari, come invece era indicato dalla stessa ordinanza. Sono stati, invece, affissi avvisi richiedendo ai familiari dei defunti di “recarsi presso la ditta Borgia per comunicazioni urgenti”. Un fatto grave, l’asportazione dei lumini, che ha provocato l’indignazione e la rabbia di tanti familiari dei defunti che sarebbero corsi dalle Forze dell’Ordine a raccontare i fatti e denunciare l’accaduto”.
 
“Ho personalmente condotto, poi, un’indagine in provincia di Lecce per appurare se il costo del lumino sia congruo e ho scoperto che altrove i costi sono ben differenti! A Melissano, ad esempio, il costo annuale di un lumino è di 11,80 Euro, a Ugento è di 11,00 Euro, a Galatone è di 9,60 Euro e a Racale addirittura di 9,00 Euro! Tutto ciò a fronte di un costo che a Nardò raggiunge i 21 Euro circa! Un sovraccosto che oscilla, quindi, rispetto alle realtà suddette, tra il 100% e il 150%! Uno sproposito che le famiglie neritine sopportano da anni in silenzio! Propongo, quindi, a tutti i neritini, come già detto ai numerosi cittadini accorsi durante il question time, di non rinnovare il contratto di fornitura con la ditta Borgia nel mese di ottobre! Lancio quindi alle famiglie, alle Confraternite e ai cittadini tutti l’idea di uno sciopero del lumino “salato” chidendo agli stessi di continuare a sostenere la nostra battaglia!”
 
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Futuro e Libertà per l’Italia

 

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