In crisi un mito del rock, raid federali a Memphis e Nashville nelle fabbriche delle chitarre piu’ famose del mondo: le celebri Gibson sarebbero fatte con legni pregiati ricavati da alberi in via di estinzione.

Se le accuse dovessero essere confermate, sarebbe una macchia su uno strumento apprezzato dalle icone del rock and roll, da John Lennon a Jimmy Page, da Santana a Edge degli U2. L’inchiesta dell’U.S. Fish and Wildlife Service, di cui scrive oggi il quotidiano britannico Times, ha portato al sequestro di numerosi campioni di legno, hard drive di computer e decine di chitarre.

Le autorita’ – scrive il giornale londinese – potrebbero incriminare la Gibson per aver importato illegalmente ebano, mogano e palissandro dall’India in barba alle leggi americane che ne mettono al bando il commercio. L’azienda, che produce la SG usata ad Angus Young di AC/DC e ha realizzato la J-160E acustica elettrica usata da John Lennon oltre alla mitica Les Paul, la chitarra best-seller di tutti i tempi, ha negato ogni addebito.

”Combatteremo fino in fondo per dimostrare la nostra innocenza”, ha detto l’amministratore delegato Henry Juszskiewicz secondo cui la Gibson e’ stata presa di mira ingiustamente e solo in base a un cavillo legale relativo a dove e’ stato trattato il legno: ”Se fosse stato lavorato in India tutto sarebbe stato legale”.

Le autorita’ federali sono intervenute dopo il sequestro di una partita di ebano indiano arrivato all’aeroporto di Dallas il 22 giugno che non identificava la Gibson, ma dava invece un altro nome come destinatario finale del materiale. E’ la seconda volta che le fabbriche Gibson vengono ‘visitate’ dagli agenti federali. Accadde nel 2009 quando l’azienda fini’ sotto accusa di aver usato legni importati illegalmente dal Madagascar. In quell’occasione il caso venne archiviato senza conseguenze legali. La Gibson ha 107 anni e ogni anno vende chitarre per meno di 500 milioni di dollari, cio’ nonostante di recente ha fatto 600 assunzioni.

”Abbiamo un sacco di problemi a mandar avanti la baracca. I raid federali sono stati un colpo ad cui sara’ difficile riprenderci”, si e’ lamentato l’amministratore delegato con il Financial Times. L’azione contro la Gibson ha diviso il mondo musicale e i commercianti di legni rari. Dick Boak, direttore delle relazioni con gli artisti della C.F.Martin and Company, ha descritto le difficolta’ nel convincere i musicisti a passare a strumenti fatti con legni eco-sostenibili. Mentre Gulab Gidwani, presidente di Exotic Woods Company, e’ convinto che la Gibson sia stata presa di mira ingiustamente: ”Non c’e’ nulla di inconsueto in quel che stanno importando”.(Ansa)

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