Non è nostro costume dare “spazio” a chi si cela nell’anonimato ma il nostro cittadino, così lo chiameremo in modo affettuoso, non si risparmia a esporre argomentazione di utile interesse collettivo.(ndr)
Egregio sig. Sindaco di Nardò, carissimo amico Marcello, da tempo seguo con distacco le vicende politiche della città e pertanto non conosco molto sulla tua azione amministrativa.
Tuttavia ho sempre privilegiato osservare i comportamenti quotidiani di una persona per riuscire a capire il suo stile di vita, che poi si riflette anche nel suo modo di operare anche negli altri ambiti.
Una cosa, dunque, ho notato in questi pochi mesi trascorsi da quando sei stato eletto: non passeggi più a S. Caterina.
Non è che mi interessi molto di vedere la tua sciolta e disordinata chioma, ma se escludiamo l’inaugurazione di una mostra di quadri e la processione della Santa Patrona, le tue apparizioni in piazzetta sono ormai diventate rare, segno evidente che già fin d’ora ti stai arroccando nel “maniero”.
Caro Marcello, un famoso detto dice: ” l’occhio del padrone ingrassa il cavallo!”
Purtroppo è così. Non puoi sperare che i tuoi collaboratori e i tuoi assessori vengano a segnalarti i problemi spiccioli, quelli che all’apparenza sembrano insignificanti ma che nella sostanza sono il segnale evidente che nulla è ancora cambiato rispetto alla passata Consiliatura.
Mi permetto di inviarti, in allegato, tre foto che sono proprio la testimonianza di quanto appena scritto.
La prima riguarda un palo di pubblica illuminazione; sicuramente chissà quante volte avrai incrociato questo manufatto, ma probabilmente non ha destato in te la stessa “curiosità” che ho avuto io.
I primi giorni di agosto furono caratterizzati da un forte vento che, oltre ad agitare le acque del mare, ha fatto oscillare in modo anomalo anche il palo della luce in questione; e sarà stato in quel momento che probabilmente qualcuno finalmente si è accorto che la base di quel palo è quasi completamente inesistente in quanto corrosa dalla ruggine, con grave rischio per i passanti.
Mi chiedo se la sicurezza per la circolazione stradale va in vacanza in agosto e quindi in tale mese vengono aboliti gli interventi d’urgenza.
La domanda è d’obbligo visto il ridicolo intervento posto in opera dal deficiente di turno!
Per favore, sig, Sindaco, prenda qualcuno di quei poveretti accampati alla masseria Buncuri e lo faccia lavorare al posto dei suoi tecnici comunali!
Ci vuole una scienza superiore per capire che una corda, tra l’altro nemmeno tesata, legata alla cassetta della posta può servire soltanto a testimoniare in modo inconfutabile che il Comune è a conoscenza del grave rischio, ma la stessa certamente non potrà evitare al palo di cadere?
Subito dopo ferragosto, qualcuno ha provveduto a scavare una buca per l’alloggiamento della fondazione del nuovo palo; mi chiedo, ma esiste una particolare norma del Capitolato Speciale d’Appalto che impone, nell’ambto della Repubblica indipendente di Nardò, il divieto di terminare un’opera entro uno o al massimo due giorni???
Ne sono passati oltre 15 di giorni e la buca sta ancora lì, in attesa che qualcuno ci finisca dentro!
Per non parlare della grande buca esistente sul piano viabile di Via Fumarola; ma davvero prima di ordinare la chiusura al traffico della via Pietro Micca, nel giorno della Festa, non c’è stato alcun funzionario comunale che si è fatto un giro per vedere se il percorso alternativo era fruibile?
Ma costano davvero tanto due sacchetti di asfalto preconfezionato?
A proposito di Festa, il vigile urbano che ha scortato la processione, aveva inderogabili impegni che gli hanno impedito di attendere (5 minuti) il trasferimento della Santa dalla pineta alla chiesa! Caro Marcello tu eri lì e ti sarai certamente accorto che su un percorso di appena 30 metri si è rischiato 3 volte l’incidente tra i veicoli transitanti e la Statua di S. Caterina.
Dulcis in fundo ti allego due foto dell’approdo-spiaggia per segnalarti l’evidente stato di abbandono in cui versa questo angolo della nostra amata marina.
Un saluto affettuoso.