84.500 euro per telefonate all’anno! 7.000 euro in telefonia al mese! 233 euro di bolletta telefonica al giorno! Non è il costo della bolletta telefonica di due innamorati miliardari
e assai loquaci ma bensì l’ammontare che nel 2010 il Comune di Nardò ha versato all’azienda di telefonia nazionale. Uno spreco enorme, incredibile e non più sostenibile dalle martoriate casse comunali.
“Mentre le famiglie neritine ed italiane cercano di risparmiare e tagliare oltre ai costi superflui anche ciò che è necessario, i nostri amministratori e gli uffici comunali scialacquano allegramente denaro pubblico! L’ultima scoperta sui costi telefonici ha dell’incredibile.”
“Ma ciò che ci ha lasciato davvero sorpresi è stato scoprire che il sindaco, gli assessori, i dirigenti e alcuni funzionari del Comune di Nardò dispongono di un cellulare personale a spese dei contribuenti! Il costo per la telefonia mobile è infatti di 38mila euro. Costo su cui incidono, e non poco, gli apparecchi a disposizione di politici e dirigenti! L’ennesimo privilegio di caste di cui i cittadini sono stanchi! E’ il caso, inoltre, di precisare che la bolletta si riferisce all’ anno 2010, anno in cui per 3 mesi l’oculata gestione commissariale ha inciso non poco, disegnando una bolletta salata ma al ribasso rispetto alle annate precedenti.”
“Lanciamo, quindi, una proposta a sindaco, assessori, dirigenti, funzionari e a tutti quelli che hanno un apparecchio personale a spese della collettività: perchè non iniziamo davvero a tagliare i costi e i privilegi della politica? Lasciate perlomeno questo apparecchio cellulare. Rinunciate a uno dei simboli di un potere logoro che ha stancato i cittadini! I nostri concittadini, ne siamo sicuri, lo apprezzerebbero non poco e ne beneficerebbero soprattutto le dissanguate casse comunali”.
Pippi Mellone
consigliere comunale
Futuro e Libertà per l’Italia