Cari amici, vorrei condividere con voi un pensiero scevro da ogni tipo di adulazione e di partigiano sentire. Si tratta di una semplice riflessione che voglio fare ad alta voce, e riguarda tutti i cittadini di Nardò, in merito al nuovo assetto politico che democraticamente è stato scelto da tutti noi nell’ultima tornata elettorale. Non si tratta di un giudizio volto all’operato della nuova giunta e della maggioranza bensì un pensiero rivolto a chi dovrebbe essere il guardiano dei veri interessi dei cittadini ossia all’opposizione.
A molti sfugge che l’opposizione di un meccanismo democratico come quello italiano non ha il compito di ostacolare per partito preso o per vendetta l’operato della maggioranza ma ha il delicato compito di vigilare, proporre e tutelare gli interessi della collettività e quindi anche di coloro che non hanno votato per questa fazione affinchè il potere dato dai cittadini ai governanti non diventi occasione di becere manovre volte a soddisfare interessi personali approfittando del temporaneo status di amministratori del bene pubblico.
Puntualmente accade nel nostro strano paese che dopo la bagarre elettorale di lacrime e sangue in cui tutti promettono di tutto fra cui feroci battaglie in difesa di elementari diritti che non dovrebbero essere messi neanche in discussione, assistiamo puntualmente ad un acquietamento e ad un silente e sommesso operato delle opposizioni che cercano di farsi posto viscidamente per raccogliere le briciole che cadono dal banchetto nuziale trasformando gli urli di battaglia in placidi belati e diventando da paladini della giustizia inermi pecore imbelli di un gregge unico distinto solo dal colore del manto, ossia pecore nere e pecore bianche.
Questa volta però con mio grande stupore qualcuno si sta muovendo in una direzione opposta al fare comune ormai divenuto modus operandi dei nostri politici locali. Questo mi spinge a scrivere queste righe che come ho premesso non sono ne di adulazione ne di parte per il semplice motivo che ideologicamente mi sento molto distante dalla matrice politica che sto per menzionare. Si tratta di dare semplicemente atto all’impegno ed al coraggio con cui Pippi Mellone sta portando avanti in maniera coerente le battaglie per cui tanto aveva parlato in campagna elettorale e tanti manifesti di denuncia aveva affisso quando, neanche consigliere, aveva deciso di dare il suo impegno per smascherare e far cadere questo squallido modo di fare politica a cui tutti noi Neretini ci siamo ormai assuefatti. In campagna elettorale tanto si è sentito parlare di superare le “dicotomie politiche” avendo assistito ad accoppiamenti politici che andavano oltre il transgenico eppure nessuno oggi, a giochi fatti appoggia le coraggiose battaglie di Pippi, nessuno fra i vari promotori delle crociate pre-elettorali si intravede nei banchetti di protesta nelle strade cittadine o a firma congiunta sui manifesti affissi nelle plance comunali.
Dove sono finiti i tanti elettori di “rottura” che hanno scomodato vari onorevoli e comici da avanspettacolo fino a farli arrivare nel nostro paese senza neanche una strada asfaltata? Perchè bisogna sentirsi schierati per forza se si appoggia una battaglia utile alla comunità? Credete che la lotta del lumino salato abbia un colore politico? credete che sperperare i soldi dei cittadini per garantire un posto di addetto stampa ai fedeli “compagni” di partito della primavera sessantottina sia un atto onesto e pieno di civica virtù? Allo stesso modo è giusto finanziare con i nostri soldi corpi di polizia locale creati ad hoc per ringraziare ed ingraziarsi questa o quella associazione utile bacino di voti? Vi sembra decoroso spendere i soldi per mettere 38 lampioni in un’area di Nardò dove nulla c’è da guardare piuttosto che pensare di riqualificare o almeno bonificare i marciapiedi pieni di sterpaglie giusto per dirne una?
Non ritengo che queste interrogazioni presentate al sindaco Risi riguardino solo una parte della popolazione o abbiano un colore politico per cui chi si sente di sinistra ma si ritiene una persona onesta possa far passare strafalcioni del genere. Perchè manca l’adesione compatta della città quando poi a parlar male siamo tutti sulla stessa linea d’onda? Sinceramente io detesto la bandiera di FLI per motivi troppo lunghi da elencare ma non posso non dare atto ad un ragazzo giovane che ha deciso di servire il suo paese che queste battaglie siano giuste e stiano facendo venire a galla il cancro che ha ridotto un paese di 40.000 abitanti con 20 km (32 km circa ndr) di coste agli ultimi posti nella classifica di un Salento che invece sta esplodendo in termini di turismo e sviluppo nonostante la mordente recessione. Pertanto io ringrazio Pippi Mellone che tante volte ho stroncato nei miei commenti e gradirei che i tanti fautori dell’onestà che due mesi fa ci ossessionavano chiedendo di votarli ora da non eletti facessero valere il senso delle loro parole e delle loro candidature.
Dario Mele
cittadino di Nardò