E’ l’una di notte e l’umidità di piazza Diaz impregna perfino i pensieri. C’è tensione tra i ragazzi, eccitazione. Si parte e riuniti agli amici di Lecce, Taviano, Brindisi e Taranto ci dirigiamo a Roma per una giornata da non dimenticare. Il secondo incontro, seppur indiretto, con Grillo, siamo convinti ci ispirerà e caricherà.
Dopo essere arrivati finalmente nella città eterna ci dirigiamo subito verso Montecitorio. Delusione! C’erano solo 4 gatti, noi e uno stand. Le forze dell’ordine presenti apparentemente ci guardavano con indifferenza. Ma dimenticavamo che quello stand è lì solo da 99 giorni e per un attimo c’era passato di mente, offuscati dal pensiero di Grillo e della protesta, chi ci fosse dentro. I telegiornali e i giornali nei giorni appena trascorsi hanno parlato più volte dello sciopero della fame di un indiano, del nuovo “Gandhi”, in India, dall’altra parte del mondo, ma di Gaetano Ferrieri, a due passi da casa nostra, neanche una parola. “Stiamo qui davanti finchè non prenderanno in considerazione la petizione che abbiamo inviato alle più alte cariche dello Stato”. Ma di un eroe, di un uomo coraggioso, che da solo lotta contro il sistema, neanche un trafiletto sui giornali nostrani, mentre la CNN lo considera il Gandhi Italiano. Grandi testate giornalistiche estere lo conoscono mentre in Italia? Novantanove (99) giorni di sciopero della fame sono tanti anche per un uomo forte, si vedeva la stanchezza ma si percepiva la forza e il carisma dell’uomo. Oggi ci siamo uniti a lui, solo per qualche ora, ma ci siamo sentiti Gaetano Ferrieri anche noi e il suo ricordo e il suo esempio non lo lasceremo certamente lì.
Il tempo vola e facendo parte del MoVimento 5 Stelle ci siamo immersi in quella moltitudine di amici del MoVimento che attendevano la riunione di tutti i grillini d’Italia a piazza Navona. Lì c’era quello per cui eravamo venuti. I cinquestellini d’Italia insieme per protestare contro questo vergognoso governo.
Al grido di “fuori le cozze dal Parlamento”, arriva Grillo. Sono le 15.00 di un intenso pomeriggio. L’amico Beppe tiene il suo breve ma come sempre eccitante discorso su di un furgone attrezzato e tutt’intorno una folla carica a sostenere quegli ideali per cui lottiamo. Libertà, giustizia, democrazia, verità, informazione vera e diritto alla vita. “Il popolo italiano deposita davanti al più grande deposito di mitili avariati che è il nostro parlamento la dose di cozze, sperando che si schiodino da lì nell’arco dei secoli” e subito in corteo fino a Montecitorio a depositare il nostro pensiero, la cozza, davanti al palazzo. Pacificamente scorrono manifesti, bandiere e cartelloni con slogan di tutti i tipi. Li organizzatori urlavano “Forza, forza siamo in cinquemila e chi ha già lasciato la cozza deve tornare a piazza Navona e lasciare la fila”, non entravamo tutti in quella piazzetta. Lungo il percorso alcuni turisti che ci guardano come fossimo alieni, qualche curioso che chiedeva chi fossimo e qualcuno che urlava frasi d’incoraggiamento. Abbiamo speso soldi, abbiamo dedicato tempo sottratto alle nostre famiglie ma investito per il futuro dei nostri figli nella speranza che si possa dare una scossa a quest’Italia. C’è bisogno di svegliarsi veramente, non dobbiamo farlo tardi, il momento è questo e sta per scadere il termine ultimo. Il baratro della tragedia economica, finanziaria e civile non è lontano, ma dobbiamo svegliarci tutti cominciando soprattutto e semplicemente dal nostro piccolo, dalla famiglia e dai comuni, le realtà più a misura d’uomo. Noi del Movimento 5 Stelle Nardò siamo qui, siamo tornati da Roma più forti e convinti di ciò che bisogna fare. Riprenderci quello che ci spetta di diritto, è il popolo a essere sovrano di questo paese e non un manipolo di cozze attaccate alla poltrona da anni e al denaro pubblico, il nostro denaro.
Sveglia gente o si crepa!
MoVimento 5 Stelle Nardò