Sicuramente se un merito dobbiamo dare al sindaco Risi è quello di avere la capacità di non arrossire anche quando, con le sue ormai stucchevoli esternazioni,
continua a gettare fumo negli occhi ai cittadini proseguendo senza soluzione di continuità la strada intrapresa in campagna elettorale quando ha promesso 2500 posti di lavoro, la riapertura dell’Ospedale, l’abbattimento del 50% della tassa sulla spazzatura, solo per citare qualcuna delle tante fantasie che ha raccontato ai neretini.
Ora è la volta della “politica del rigore” che lui e la sua giunta avrebbero attuato in questi mesi e che a suo dire gli consentirà di raggiungere gli equilibri di bilancio. Peccato che i risparmi siano riconducibili a quanto previsto nel bilancio di previsione approvato dal Commissario Straordinario dr D’Onofrio, mentre a Risi e compagni siano addebitabili solo gli sprechi.
E forse proprio per non far emergere la verità, il Commissario Straordinario non è stato neanche ringraziato dall’amministrazione Risi per aver attuato la contrazione degli affitti passivi, attraverso il trasferimento di alcuni uffici comunali in locali di proprietà comunale, anzi sembrano essersi appropriati dei meriti.
Ma vi è di più. Con una delibera di giunta adottata il 12 Settembre, Risi ed i suoi dicono di non condividere i contenuti del Rendiconto di Gestione Commissariale nella parte che riguarda i debiti fuori bilancio.
Noi, invece, nelle sedi opportune e leggi alla mano, saremo pronti a restituire “l’onore” al Prefetto D’Onofrio sulla correttezza dell’operato svolto e a dimostrare che la maggioranza sta mettendo in atto un teatrino per non pagare i debiti nel 2011.
Senza contare che S.E. andrebbe ringraziato anche per aver adottato un bilancio di previsione che ha consentito di ridurre la spesa corrente per centinaia di migliaia di euro all’insegna di quel rigore di cui oggi Risi tenta di prendersi i meriti. La verità è che lui e i suoi, attese le numerose delibere adottate con il parere negativo del Dirigente del Settore Economico – Finanziario, non hanno fatto altro che aggravare la situazione finanziaria del Comune, altro che storielle…
Infine, sulla scelta “epocale” di ridurre i Dirigenti da sette a cinque, è appena il caso di ricordare che non si tratta di una scelta politica ma dettata dalla circostanza che con molta probabilità sarà sforato il Patto di Stabilità per cui per legge il Comune non potrà procedere, tra le altre penalità, nei prossimi anni a nuove assunzioni.
Mino Natalizio coord. Noi X Nardò
Paolo Maccagnano Consigliere Comunale