Risi ha ragione quando sostiene che c’è chi è sprovveduto e chi è in malafede, ma di chi si tratta si capirà solo all’esito della disamina dei debiti fuori bilancio, compiuta “senza pause e senza ritardi”, e con “rigore” come promesso dall’amministrazione Risi.
Non è certo una scelta del Consiglio, ma un obbligo di legge, il fatto che entro il 30 settembre il Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 194 del TUEL, deve (senza altra possibilità) riconoscere i debiti che i dirigenti hanno già comunicato e, visto che la notizia della sentenza della Corte d’Appello di Lecce n.17/2011 sugli espropri è stata comunicata ufficialmente al Comune già nel mese di aprile, siamo sicuri che il dirigente preposto abbia formalizzato l’esistenza di un così ingente debito in capo all’Amministrazione comunale.
Già nel 2009, come si ricorderà, l’Amministrazione Comunale ha approvato debiti fuori bilancio per oltre 2.500.000 di euro (molti dei quali rinvenenti dal periodo in cui Risi era vicesindaco) ed ha nominato una Commissione per valutare quanti e quali di questi fossero a carico dell’Amministrazione e quanti, invece, dovessero essere attribuiti ad errori dei dirigenti o di altri soggetti.
Se Risi non ricorda questi fatti può chiedere ai vari assessori e consiglieri che lo affiancano, molti dei quali quella esperienza hanno vissuto.
Questo è l’iter previsto, sempre che non si riesca a verificare la correttezza dei debiti già in sede di Consiglio Comunale. Ipotizzare altre soluzioni significa solo tentare di percorrere improbabili e pericolose strade.
Attesa la delicatezza della questione in esame, comunque, si ritiene opportuno inviare, già in questa sede, le carte alla Corte dei Conti per mettere a conoscenza della vicenda, per quanto di competenza.
Nardò lì 22/09/2011
Capoti Oronzo Consigliere Comunale Nuovocorso per Nardò
Maccagnano Paolo Consigliere Comunale Noi X Nardò
Mellone Pippi Consigliere Comunale Futuro e Libertà
De Pascalis Donato Giancarlo Consigliere Comunale Indipendente
Natalizio Mino Coord. Noi X Nardò