Il triste evolversi della vicenda Ospedale San Giuseppe Sambiasi, destinato alla chiusura e a non meglio precisate riconversioni, spinge lo scrivente movimento a prendere atto del momento di disperazione politica e strategica nella quale è tenuta la città di Nardò
e l’intero territorio di riferimento e dell’assoluta incongruenza tra le decisioni politiche di oggi e quelle di pochi mesi fa, che ha portato all’esborso di milioni di euro dei contribuenti per investimenti che, allo stato dei fatti, si rivelano inopportuni e, probabilmente, inutili. Per questa ragione Piazza Pulita invita i sindaci di Nardò, Galatone e Seclì, comuni maggiormente interessati dai servizi del Sambiasi, e tutti i consiglieri comunali dei tre comuni, primi tra tutti i consiglieri Donato Giancarlo De Pascalis (già candidato sindaco del Polo Neritino) e Pippi Mellone, (Futuro e Libertà), eletti grazie al determinante apporto dello scrivente movimento, a presentare un esposto-denuncia presso la Procura Generale della Corte dei Conti, dandone notizia alla stampa, al fine di far analizzare gli investimenti plurimilionari e, addirittura, non ancora conclusi, effettuati presso l’Ospedale San Giuseppe Sambiasi di Nardò. Il movimento Piazza Pulita pensa, infatti, che chi è delegato ad amministrare non possa prendere delle scelte prescindendo dallo stato di fatto degli ospedali pugliesi e, in particolare, di quello neritino.
Quindi chi decide di chiudere una struttura o sottodimensionarla deve assumersi anche la responsabilità di ciò che, ad oggi, si prospetta come un inutile o spropositato esborso di risorse pubbliche. L’incongruenza tra investimenti e dismissione della struttura configura uno spreco inammissibile, rilevabile anche in caso di apertura parziale, che non può essere sottaciuto e che merita un’indagine approfondita, al fine di indagare un eventuale danno erariale, che sarà inevitabilmente palese in caso di chiusura dell’ospedale o suo ridimensionamento. Per dirla in maniera spiccia: “se la decisione di chiudere l’Ospedale porta ad uno spreco… quello spreco chi lo paga?”.
I cittadini, incolpevoli e vessati, si rifiuterebbero sicuramente di farlo! Ricordiamo alle autorità in indirizzo che la denuncia-segnalazione può essere effettuata presentando un esposto scritto e quanto più possibilmente particolareggiato, senza alcun costo (lo possono fare anche i cittadini). Basterà contattare l’ufficio protocollo della Procura Regionale, di persona o attraverso il Servizio Postale.
Rammentiamo che, come accennato, la denuncia può essere presentata anche mediante il servizio postale nazionale e, ferma restando la riservatezza sulle indagini, per conoscere se l’esposto porta all’apertura di una vertenza o, al contrario, alla sua archiviazione, è necessario produrre una richiesta scritta e debitamente firmata da indirizzare al Procuratore regionale.
Per ragioni di opportunità, al fine di sottrarre la questione a strumentalizzazioni politiche, che non c’interessano stante che, come da atto fondativo, abbiamo a cuore gli interessi dei cittadini e non dei partiti, chiediamo ai rappresentanti istituzionali di non sottrarsi ad una propizia occasione di rappresentanza rispetto a quanto avviene sulla pelle dei propri cittadini e nel proprio territorio. Piazza PulitaMovimento Politico Culturale Nardò