Casa della Salute avanti tutta…anzi no, tutti fermi. Il gioco a “rimpiattino” sul nostro Ospedale sembra non avere mai fine. Da notizie in nostro possesso, infatti, parrebbe che i vertici aziendali della ASL di Lecce abbiano bloccato il trasferimento degli ambulatori del Distretto Socio – Sanitario presso l’Ospedale (la famosa Casa della Salute) di Nardò.
Inversione di rotta dovuta, però, non ad un “ripensamento” sul destino del nostro nosocomio, ma solo al fatto che alcuni reparti del Vito Fazzi di Lecce e dell’Ospedale di Copertino, Pronto Soccorso in primis, stiano letteralmente “scoppiando”.
Insomma, si sta verificando quanto si intuiva che sarebbe potuto accadere con la disattivazione, tra l’altro non ancora completata, di alcuni Ospedali come quello di Nardò?? Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
La questione è data dal fatto che – che quando si tenta di razionalizzare una rete ospedaliera sulla carta attraverso freddi calcoli – molto spesso si finisce col “soffocare” le necessarie esigenze della salute dei cittadini a causa di una impropria e spesso incongrua pianificazione.
È il caso anche del Centro di Procreazione Assistita che sta tenendo banco in questi giorni e che potrebbe essere chiaramente ospitato dal Nosocomio di Nardò, a patto che la Regione restituisca le specialità di base, tra cui l’Ostetricia e Ginecologia, senza le quali, a nostro avviso, il Centro non potrebbe operare. Se questo non dovesse avvenire, e i cittadini di Nardò certamente non se lo augurano, buon senso vorrebbe che la Procreazione Assistita sia affidata ad un luminare della materia, puntando a medici Primari di Eccellenza, che pur ci sono nel nostro territorio e la cui esperienza dovrebbe servire una volta per tutte a migliorare la qualità dei servizi ospedalieri.
L’auspicio è che quanto sta accadendo in questi giorni sulla pelle dei cittadini salentini, che trovano i pochi ospedali sovraffollati e il personale sottoposto a turni stressanti, possa far comprendere agli estensori del Piano Regionale della Salute 2010 – 2012 che il prezzo che i cittadini stanno pagando in termini di negazione del diritto alla salute è veramente eccessivo.
I Consiglieri Comunali
Giancarlo DE PASCALIS
Pippi MELLONE