Tutti noi studenti viviamo una condizione di grande precariato. Siamo stanchi di politiche atte solo a salvaguardare gli interessi dei più ricchi, stanchi di un governo che fa i suoi conti chiuso nelle 4 mura del palazzo di potere, senza considerare quali sono le reali condizioni della popolazione Italiana.
Il 7 ottobre scenderemo in piazza per farci sentire, per far capire al governo e ai suoi rappresentanti che ora i conti li devono fare con noi, giovani menti che non hanno più voglia di subire passivamente le loro inaccettabili manovre che altro non fanno se non tagliare tagliare e tagliare sui beni comuni, tagliare le basi sulle quali dovrebbe fondarsi un Paese democratico e civile quale l’Italia dovrebbe essere.
Ci stanno distruggendo il futuro, stanno calpestando i nostri diritti; siamo costretti ogni giorno a stare in delle scuole fatiscenti dove veniamo riempiti di nozioni su nozioni; dove non possiamo esprimere la nostra opinione che veniamo puniti e azzittiti. La scuola ha dunque perso il suo ruolo fondamentale: formarci ed educarci a vivere bene e attivamente nella società.
Noi vogliamo porre fine a tutto questo, ecco perché l’Unione degli Studenti ha indetto una mobilitazione nazionale studentesca il 7 ottobre che si terrà in più di 100 città d’Italia, tra cui anche Lecce. Il ritrovo è alle ore 9 a Porta Napoli. Ci si può arrivare con diversi treni che partono da Nardò città ai seguenti orari: 7.00-7.40-8.45 oppure con i pullman che passano da Via Grassi, Via Regina Elena, Via XX settembre alle 6:55 o alle 8:15.
Sarà una manifestazione assolutamente pacifica, monitorata per tutto il percorso dalla polizia e ricca di contenuti: andremo infatti a proporre l’AltraRiforma, la riforma scritta dagli studenti per gli studenti stessi, che propone più fondi per il diritto allo studio, per l’edilizia scolastica, per la scuola pubblica, che propone la campagna “Valutato, non schedato!” e tanto altro ancora.
Non possiamo più dunque essere accusati di annichilimento, di svogliatezza, di disinteresse nei confronti della cosa pubblica, ma stiamo anzi dimostrando che siamo in grado di svolgere delle profonde analisi su varie tematiche sociali, non solo legate quindi al mondo scolastico.
Il 7 ottobre scendete in piazza con noi a manifestare al grido: “Ora i conti li fate con noi!” in una manifestazione che deve essere il trampolino di lancio per una stagione non solo di lotte, ma di vittorie.
Non ci fermeranno i palazzi vuoti del governo, ormai pieni solo di corruzione e autoritarismo. In questo periodo di crisi e precarietà noi possiamo vincere e riprenderci tutto. Vinceremo le nostre lotte nei territori e nelle città, contando ogni passo fino all’infinito.