Malgrado il sito ieri sia andato in tilt, l’Istat invita a non avere così fretta: c’è tempo sino a fine anno.
La sanzione per chi non risponde va da 266 a 2.065 euro ma scatta solo, assicurano all’Istat, in casi estremi. Da ieri, quindi, è partito ufficialmente davvero il censimento 2011 – predisposto dall’Istat con un costo di 590 milioni – che interessa 25 milioni di famiglie ed oltre 61 milioni di cittadini, italiani e stranieri, residenti in 8.092 comuni. Le dichiarazioni vanno rese sulla base della situazione di oggi. Cioè se, per esempio, un bambino nasce entro la mezzanotte di oggi, va contato tra i componenti della famiglia. Se nasce domani, no.
Le numerosissime informazioni chieste agli italiani permetteranno di capire nel dettaglio la situazione demografica, abitative, sociale e occupazionale dei cittadini.- Oltre alla compilazione online (partendo dal sito censimentopopolazione.istat.it) il questionario compilato a mano può essere depositato presso i centri di raccolta o agli uffici postali. Molte spiegazioni dettagliate sulla compilazione sono sul sito ma esiste anche un numero verde 800069701 (ore 9-19) ed è anche possibile chiedere spiegazioni mandando un mail a infocens2011@istat.it. Nei modelli c’è una guida in 19 lingue per aiutare gli stranieri residenti. Il questionario, infatti, è rivolto a tutti i residenti e non solo a coloro che sono cittadini italiani. (tratto da SudNews)