Il dilemma sfiora l’amletica frase arrangiata in questa massima: l’opposizione è liquida o solida? Il dubbio nasce dopo aver letto e riletto gli avvenimenti “fantapolitici” di questi ultimi giorni;
e non nascondiamo il nostro compiacimento nell’assistere alle “singolar tenzoni” dei protagonisti noti e arcinoti delle opposte fazioni politiche e alle loro contese a colpi di fioretto verbale a volte, più spesso impugnando la meno maneggevole, ma più sicura sciabola, sempre verbale si intende!
Il dilemma su cui si accapigliano è il seguente: appare più opportuno adoperarsi in una azione d’opposizione solida, tipica di chi si spezza ma non si piega davanti a niente e nessuno, o attenersi a seguire quella liquida, tanto fluida da apparire ineffabile? A chiarir tutto per fortuna interviene la maggioranza, che insegna alla minoranza come si fa… l’opposizione (sic!).
La domanda allora è la seguente: Come si fa un’opposizione che non susciti malessere metereopatico?
Istruzioni per l’uso:
1) La vera opposizione risiede nella capacità di perseverare nei propri obiettivi, qualunque essi siano (tra questi, per sua stessa definizione, non sembrerebbe essere previsto l’ingresso in maggioranza…)
2) La vera opposizione ignora il bailamme di chi cerca di essere il centro del mondo, perché si sa, il potere logora chi non c’è l’ha;
3) La vera opposizione è coerente sino alla fine… merce rara di questi tempi;
4) Controindicazioni: tenere sempre a portata di mano un po’ di realismo… al di là delle scadenze elettorali, si sa che la “maggioranza” tenta in ogni modo di restare tale, anche in questo caso per sua stessa definizione!