Sono stati sequestrati 400 chili di prodotti caseari privi di etichettatura diversa da quella indicata, e generi alimentari di origine animale in cattivo stato di conservazione. I controlli sono stati effettuati dai militari delle stazioni di Gallipoli, Nardò, Galatina, Sannicola, Galatone, Alezio e Neviano,
in collaborazione con il dipartimento di prevenzione dell’Asl. Gli esercizi commerciali posti a sequestro sono 69, è stata emessa una sanzione per i proprietari delle attività di 19 mila euro e tre commercianti sono stati denunciati per frode di commercio e messa in vendita di prodotti avariati.
GLI STABILIMENTI – Le condizioni igienico sanitarie degli esercizi commerciali erano in pessimo stato, così come le attrezzature utilizzate nelle cucine o negli ambienti di lavoro. I locali erano stati ampliati senza una prescritta autorizzazione, e sui prodotti non era stata trovata l’etichettatura necessaria per determinare la provenienza della merce messa in vendita. I commercianti avevano, inoltre, venduto prodotti scaduti anche da anni. A Galatone è stato sottoposto a controllo anche un ovile: l’allevamento non possedeva i requisiti per l’igiene dei prodotti alimentari animali, i ricoveri degli animali presentavano, infatti, delle coperture di lastre di onduline in eternit e amianto.
LA NORMATIVA – E’ stato concesso ai proprietari delle attività commerciali un arco di tempo da 30 a 60 giorni per l’eliminazione delle varie carenze igienico sanitarie. Gli organi accertatori dell’Asl effettueranno apposite e costanti verifiche per accertare le condizioni dei locali. Nel caso in cui i gestori non provvedono a rendere accettabili le condizioni degli esercizi subiranno ulteriori contravvenzioni. (Tratta da Corriere.it)