Giochi di parole, frutto di una interpretazione forzata, messi in atto al solo scopo di “tranquillizzare” i consiglieri che saranno chiamati a votare le delibere sul bilancio. E solo loro, visto che i componenti della Giunta si sono ben guardati dall’intervenire sulla questione.
C’è chi artatamente vorrebbe far credere che i Revisori dei conti ed il dirigente del Settore economico finanziario abbiano espresso due distinti pareri, uno relativo alla salvaguardia degli equilibri di bilancio ed uno relativo allo smorzamento del Patto di stabilità, mentre il parere è unico, ed è negativo, anche se contiene suggerimenti su come poter giungere alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, e cioè attraverso una serie di prescrizioni.
Altre barzellette che circolano in queste ore sono riferite ad improbabili interventi da parte della Regione Puglia per sanare il buco di bilancio in relazione al patto di stabilità. Basta leggere per bene i criteri di riparto e le modalità operative del patto di stabilità regionale verticale per comprendere che così non è. Anche se l’Amministrazione ha richiesto la copertura dell’intero sforamento del patto di stabilità, questa non potrà mai avvenire perché, attraverso tale procedura, è ammesso solo lo smaltimento dei residui passivi in conto capitale e niente altro, dal momento che noi non abbiamo debiti relativi ai fondi fas, per i quali tale norma è stata pensata.
Intanto, ci fa piacere che, come molti cittadini, anche la Ppdt abbia “toccato con mano” la mancanza della volontà di affrontare e risolvere concretamente i problemi, non solo finanziari, della Città da parte di un’amministrazione arroccata sempre più in un’arroganza governativa, basata sulla “virtualità” dei proclami.
Se il sindaco, invece di sbattere la porta in faccia ai nostri suggerimenti,avesse iniziato sin da subito a lavorare seriamente, ci sarebbe stato il tempo per un tavolo istituzionale teso ad individuare, senza sconti, le responsabilità di chi ha prodotto i debiti fuori bilancio ed a verificare se questi potevano essere riconosciuti in relazione ad un arricchimento dell’Ente. Questa sarebbe stata, a nostro avviso, la strada maestra da percorrere per uscire dalle “secche finanziarie”. Avere avuto il coraggio di individuare le responsabilità a chiunque esse appartengano.
Nonostante questo, però, abbiamo continuato a dispensare suggerimenti, in forma scritta, come quello di autoapplicare le sanzioni di cui alla Circolare Esplicativa del Ministero delle Economia e delle Finanze n.11 del 06/04/2011, azione rimarcata anche nel parere dei Revisori dei Conti; di non procedere, come stava avvenendo, con l’approvare delibere con il parere negativo del Dirigente del Settore Economico – Finanziario, perché si sarebbe appesantita la già delicata situazione delle casse comunali; la riduzione del 30% delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza dei Consiglieri Comunali; e altro ancora. Tutto rimasto senza riscontro, soprattutto da parte di una giunta che, al contrario di quella del 2009, non si sta neanche assumendo la responsabilità di approvare i documenti finanziari all’ordine del giorno del Consiglio del 14 Ottobre.
Invitiamo, pertanto, ancora una volta, stavolta si per senso di responsabilità, i Consiglieri di maggioranza ad approfondire bene la situazione degli Atti di Bilancio su cui tra due giorni saranno chiamati ad esprimersi, prima di diventare, dopo averli votati, i “biascicapaternostri” di turno o di essere costretti, fra qualche anno, a scrivere letterine nell’improbabile tentativo di tirarsi fuori dai guai.
Mino Natalizio
Noi X Nardò