“La scuola materna di Santa Maria al Bagno non si tocca! Per difendere uno dei pochi servizi concessi alle abbandonate marine di Nardò siamo pronti a fare le barricate!”

 

 
Oronzo Capoti e Pippi Mellone intervengono sulla spinosa questione della paventata chiusura dello stabile di Santa Maria che ospita i piccoli provenienti dal territorio delle marine e zone limitrofe. Nei giorni scorsi l’Amministrazione Risi, con delibera di Giunta, ha sancito la chiusura della scuola per far posto ad un progetto di museo acquario, sulla cui eccellenza, è bene sottolinearlo, non nutriamo alcun dubbio. Il perchè è presto detto. Risi e i suoi stanno cercando in questo modo di non perdere i fondi europei destinati inizialmente alla struttura dell’ex museo di biologia marina  di Santa Caterina, oggi messa in vendita e quindi non più utilizzabile per tale finalità. Oltre alla scuola verranno, inoltre, utilizzati anche i locali che attualmente ospitano gli uffici decentrati del Comune, che quindi verranno meno. E’ noto come questa amministrazione, infatti, economicamente con l’acqua alla gola, abbia cercato di aggirare le difficoltà di bilancio mettendo in vendita i “gioielli” del patrimonio comunale.
 
“Noi a questo modo di fare politica indirizzato all’esasperato economicismo, soprattutto quando di mezzo ci vanno i più deboli, non ci stiamo. Gli assessori di Risi hanno sbandierato ai quattro venti la politica dell’ascolto e delle visite “a kilometro zero”, servite evidentemente solo a “rubare” spazi sui giornali e a nulla più.  Ai residenti, ed in particolare alle mamme di Santa Maria diciamo che probabilmente i componenti del governo cittadino hanno come interesse principale (ispirandosi  in questo al loro mentore Marcello Risi),  quello di apparire, piuttosto  che quello di pensare a dare risposte concrete alle reali e quotidiane esigenze dei bambini e delle famiglie di Santa Maria. Dopo anni di sprechi, incarichi e mala-politica, i Signori di Palazzo credono di poter coprire i buchi di bilancio sulla pelle dei più deboli!”
 
“Io ho un legame particolare con quella scuola, continua Capoti. Mia madre è stata la prima ad insegnare in quell’edificio. Ho ricordi personali legati a quella struttura e alle generazioni che lì si sono succedute nel corso degli anni. I piccoli ospiti della struttura si troveranno dall’oggi al domani “sballottati” in un contesto non proprio e pagheranno gli errori di certa politica che è evidentemente poco attenta e sensibile a queste problematiche. Siamo pronti, come preannunciato nel consiglio comunale del 14 ottobre, ad incatenarci ai cancelli dello stabile di Santa Maria per difendere fino all’ultimo uno dei pochi servizi di cui la numerosa comunità di Santa Maria può beneficiare, tutelando le famiglie ma in particolare i bambini vittime ignare dei giochi di Palazzo!”
 
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Futuro e Libertà per l’Italia
 
Oronzo Capoti
Consigliere comunale
Nuovocorso per Nardò

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