La lettura dei quotidiani locali da qualche giorno a questa parte suscita grande ilarità nei neretini. Non per la qualità indiscussa dei professionisti che li animano ma per le dichiarazioni sempre più divertenti e paradossali del primo cittadino neretino.
Apprendiamo così, stamattina, che il sindaco continui a parlare di taglio ai servizi dopo il pericolo scampato dell’aumento astronomico delle Tasi da lui voluto.
Il Consiglio comunale non tenutosi il 10 settembre scorso per mancanza del numero legale grazie alla strategia certosina dell’opposizione ha impedito, infatti, l’aumento della Tasi dall’1 (aliquota base) al 2,3 per mille. Un mancato aumento che ha comportato 1 milione e 100 mila euro in meno alle casse comunali ma soprattutto frutterà 1 milione e 100 mila euro in più nelle tasche dei neretini.
Parlare oggi di taglio a servizi che da anni si aggirano stabilmente attorno ad una spesa di 2 milioni e 300 mila euro (spesa sempre finora coperta) è un’assurdità economica. I tagli stabiliti dal Ministero col mancato trasferimento, infatti, saranno di “soli” 583.000 euro. Tagli ampiamente coperti con l’aliquota base all’1 per mille che secondo le stime dello stesso settore economico-finanziario neretino frutterà 800.000 euro. In misura quindi più che sufficiente a coprire i mancati trasferimenti. I numeri non sono opinabili e possono essere desunti da tutti in base al testo della stessa delibera che sarebbe dovuta essere approvata nella seduta del consiglio comunale del 10 settembre, quindi delle due l’una: o Risi non sa di cosa parla o quei soldi in più servivano a coprire altro.
Parlare di tagli ai servizi, dalla social card alla mensa, fa ridere chi come noi conosce la macchina amministrativa. Pensi piuttosto il sindaco a tagliare patrocini e contributi, consulenze e regalie, incarichi e sprechi. La smetta di minacciare i cittadini che di servizi, in questi lunghi 36 mesi di Giunta Risi, non ne hanno visto nemmeno l’ombra. La Tasi serve a finanziare, secondo la legge, un elenco tassativo di servizi: illuminazione, manutenzione stradale, polizia municipale, verde pubblico e pubblica illuminazione. La smetta dunque il sindaco di raccontare baggianate. Social card e mensa scolastica nulla hanno a che fare con la Tasi. Inizi piuttosto a risparmiare sui capitoli che da anni gli suggeriamo di sfalciare.
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Comunità Militante
Andare Oltre
Oronzo Capoti
Consigliere comunale
Nuovocorso per Nardò