Si è di fronte alla solita farsa. Quando si vuole camuffare il fallimento di una gestione la migliore strategia è quella di addossare le responsabilità ad altri. L’insipienza politica manifestata in questi mesi dal governo cittadino non ha precedenti. Di fronte al palese fallimento della sua azione amministrativa evidenziata attraverso l’incapacità di realizzare il programma elettorale sbandierato in occasione delle elezioni comunali del maggio 2011 l’amministrazione comunale invece di addossarsi le proprie responsabilità sulla profonda crisi che attanaglia la città furbescamente tenta un’azione gattopardesca. Non avendo approvato ancora il bilancio di previsione 2014 cerca di far quadrare i conti e coprire spese già effettuate tagliando servizi e riducendo prestazioni in settori socialmente rilevanti.

Di chi la responsabilità? Pensando che i cittadini di Nardò abbiano “l’anello al naso” il governo cittadino tenta di giustificare le sue determinazioni addossando le responsabilità al Consiglio Comunale che non ha deliberato nei giorni scorsi l’aumento della TASI dall’ 1 al 2,3 per mille. Il governo cittadino non è l’espressione di una maggioranza consiliare? Sicuramente non quella uscita dalle urne ma sempre di maggioranza si tratta ed allora perché colpevolizzare quei consiglieri, anche di maggioranza, che in coscienza hanno ritenuto di non dover gravare i cittadini di una sovrattassa sulla prima casa non giustificabile?

Quando gli stessi hanno adottato il provvedimento per aumentare l’IMU sulle seconde case applicando la tariffa massima ( e Nardò è uno dei pochi comuni della Puglia che lo ha fatto) non hanno forse consentito all’amministrazione comunale di introitare somme insperate considerato l’ingente patrimonio immobiliare che la città vanta su tutto il territorio comunale? I contribuenti vorrebbero conoscere quali sono le risorse che entrano nelle casse del comune e come vengono spesi i loro soldi, quali sono le spese per investimenti(quali?) e quelle per servizi(quali?),le scelte fatte per contenere la spesa pubblica e le azioni adottate per ridurre gli sprechi. Insomma maggiore trasparenza nella gestione delle risorse comunali finanziarie e non. La quantità dei servizi essenziali forniti ai cittadini è così limitata e la qualità tanto modesta e scadente che Nardò nel confronto con altre città della provincia come Lecce, Galatina, Maglie, Gallipoli,……..risulta la meno efficiente. C’è da essere molto preoccupati per il suo futuro .

Nardò agli occhi di chi la guarda e la osserva (istituti pubblici di rilevazione statistica) è la città al primo posto per decrescita economica e fanalino di coda per qualità della vita. In questi ultimi tempi per il governo cittadino è diventatosi poi un valido strumento anche l’esercizio dell’apparire e dell’esaltarsi che abilmente pratica attraverso i mezzi di informazione, che tanto irrita e indispone quanti vivono con grande disagio l’inefficienza amministrativa, per tentare di mascherare l’inconcludenza della sua azione di governo.

Rino Dell’Anna