Sono rimasto stupito ed amareggiato di fronte al comunicato dell’Anpi leccese, che sposta l’attenzione dai problemi seri ad una retrograda contrapposizione fine a se stessa, utile solo ad alimentare odio e rendite di posizione politica. Il razzismo nei confronti di chi ha idee diverse dalle proprie è superato dalla storia, come d’altronde ogni forma di razzismo.

La Notte della Repubblica è finita da tempo e la guerra tra opposti estremismi è tenuta in piedi solo da chi ha interesse a risvegliare i fantasmi del passato, per alimentare il sistema e le sue degenerazioni.

 

Taluni soggetti paiono affetti da torcicollo e fermi su ragionamenti che non hanno più ragion d’essere. Noi discutiamo di problemi concreti a prescindere da chi sia a sollevarli. Avrei convocato la Commissione da me presieduta anche se a richiederlo fossero stati i “giovani stalinisti italiani”.

Le Amministrazioni locali si devono occupare dei problemi concreti degli studenti e dei cittadini e io, da umile rappresentante del Popolo, continuerò a farlo. Non si fa revisionismo nelle scuole (dove, alcuni, preferirebbero forse aule separate) e, tanto più, non se ne fa nelle sedute della Commissione da me presieduta.

Domani, nel segno del dialogo, proveremo a riportare le scuole della nostra Città a quelle condizioni minime di vivibilità che a costoro paiono non interessare.

 

Pippi Mellone

Presidente VII Commissione consiliare

Controllo e Garanzia

Consigliere comunale

Andare Oltre

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Comunicato Anpi Lecce

Apprendiamo dagli organi di stampa che il braccio studentesco dell’organizzazione neofascista Casa Pound, nuovamente assurta agli onori della cronaca per aver mandato in fin di vita un ragazzo a Cremona durante un’aggressione domenica scorsa, organizza a Nardò per venerdì 23 gennaio un incontro pomeridiano con il presidente della Provincia Antonio Gabellone e un rappresentante di quel Comune. Si arriva addirittura a invitare i dirigenti scolastici di quel Comune.

 

Le sottovalutazioni, ma in questo caso le connivenze, delle istituzioni pubbliche nel contrastare questi fenomeni di neofascismo, in crescita esponenziale nella nostra provincia, non hanno più giustificazioni ed è doveroso che le leggi Scelba e Mancino vengano rigorosamente applicate.

 

L’iniziativa di Blocco Studentesco a Nardò, per quanto mimetizzata, va isolata e stigmatizzata, ed è deprecabile la legittimazione fornita dagli amministratori pubblici della destra salentina a queste iniziative provocatorie.

 

Associazione nazionale partigiani italiani

Lecce