Vogliamo deliziarvi – si spera – con questo nostro modesto contributo per descrivere o come preferite rappresentare il punto di vista del cittadino attraverso la miseria dei valori e la nobiltà ostentata di questa società e di questa classe politica.

Osserviamo da una parte un drammatico e resistente disagio sociale che aumenta e colpisce inesorabilmente il cittadino, dall’altra una classe dirigente di destra e di sinistra povera di idee senza uno straccio di proposta che legittimi la propria presenza nelle istituzioni e che fa finta che nulla sia cambiato o modificabile.

Gli ex, poco attivi, perché scarsamente considerati o peggio da ritenere rottamati e quindi giustamente risentiti probabilmente hanno ragione di tanto risentimento ma dovrebbero prima ancora avvertire l’obbligo morale di intervenire. Del resto un vero cavallo di razza arriva sempre al traguardo anche senza il suo fantino. Naturalmente sempre che di un cavallo di razza si tratti e non di un ciuchino, anche perché di ciuchi a piede libero ce ne sono molti.

Una classe politica con poco coraggio, non tutti per fortuna, che spesso si accinge a guidare e rappresentare un paese e i suoi cittadini come Felice Sciosciammocca nella celebre “scena degli spaghetti”.

La critica a questi esponenti abusivi della “nobiltà” è legata tanto ai comportamenti privati quanto all’esercizio della pubblica autorità in cui l’uomo che amministra dimostra gravi mancanze, talvolta dovute a semplice incompetenza e inadeguatezza.

Molti sono infatti gli esempi visti in questi anni di amministrazione di personaggi, di tutti gli schieramenti politici, che posti a ricoprire un “nobile” incarico pubblico di grande responsabilità, hanno poi dimostrato la loro inefficienza con gravi conseguenze per la popolazione.

Una amministrazione venuta al mondo per sbalordire con il proprio candore grazie a tanti speranzosi cittadini, poi pentiti risentiti e indignati, e che alla fine si merita gli sberleffi e le pernacchie, moderne pasquinate.

Una Amministrazione che ama definirsi di “sinistra” dovrebbe attivarsi in modo più razionale e meno dispersivo, facendosi promotrice della formazione di una “unità operativa” contro le povertà, composta dalle associazioni di volontariato, laiche e religiose, dal comune e dalle parrocchie!

Parrocchie dove, ogni mattina, dovrebbero passare quelli che si definiscono di opposizione, a bagnare il capo con acqua santa pregando di uscire da questo stato improduttivo e dormiente. Basta pensare, come tutti, solo alle poltrone e a come riciclare i trombati nelle varie piazze nel rispetto degli “equilibri” politici a discapito di quelli sociali ed economici.

L’invito che rivolgiamo alla “miseria” cioè i Cittadini è quello di controllare i controllori, dobbiamo assillarli senza dare loro tregua, perché è un nostro diritto ricevere i servizi che paghiamo, il nostro interesse è quello di vigilare e denunciare, perché ormai è palese che le istituzioni non agiscono quasi mai su proprio impulso.

Anche se queste cose succedono ovunque e ce ne dispiace moltissimo, noi dobbiamo fare in modo che non si ripetano, rompendo le scatole a chi di dovere e diffondendo il più possibile le prove di quello che denunciamo. Gli dobbiamo far avere vergogna di quello che fanno, devono avere paura di ogni cittadino che può passare e annotare un comportamento scorretto un’azione poco edificante, ognuno deve trasformarsi in custode di questa città.

Questione differente è la strumentalizzazione mediatica operata per distogliere il cittadino dai problemi reali con i soliti compiacenti giullari di corte e scribacchini. È una situazione a cui opporsi e da combattere con una corretta contro informazione, smontando pezzo per pezzo le loro bugie, essere estremamente obiettivi limitandosi alla esposizione dei fatti senza sconfinare nella propaganda censurando fatti che purtroppo accadono, altrimenti se ne diventa complici, come più volte ribadito bisogna segnalare, senza strumentalizzazioni, con onestà, la stessa onestà che ci aspettiamo e dobbiamo pretendere da tutti.

 

à tout à l’heure!