La So.vi.va da 25 anni deve edificare una piscina comunale a sue spese a Torre Inserraglio e noi spendiamo 400.000 euro di soldi pubblici per una piscina privata?
Da anni si sente parlare di piscina comunale. Un concetto dove l’aggettivo non è affatto pleonastico. La pubblicità della struttura sarebbe, infatti, a detta di molti cittadini, elemento imprescindibile.
Nel 1990 la società Soviva, proprietaria dell’importante complesso situato a Torre Inserraglio, si impegnò a realizzare una piscina pubblica a sue spese anzichè pagare salati oneri di urbanizzazione dovuti alle casse comunali. Dopo 25 anni di quella piscina nemmeno l’ombra e lo stesso dicasi per gli ingenti oneri di urbanizzazione. Un danno per diverse centinaia di migliaia di euro.
Ebbene ieri la Giunta, dopo 4 anni di sonno pesante, ha dato il via libera alla realizzazione di una piscina privata in zona 167. Ora, al di là dell’ubicazione della stessa, la struttura sarà situata, infatti, a pochi metri dal Polivalente da mesi abbandonato per inadempienze dell’Amministrazione, a stupire è il costo che la collettività neretina dovrà sopportare: 400.000 euro per opere di urbanizzazione che la Città di Nardò si accollerà per consentire ai privati di realizzare la struttura.
400.000 euro che la Città di Nardò spenderà per permettere ai privati di edificare una struttura di loro esclusiva proprietà. Peccato che aree enormi della nostra Città (la stessa Torre Inserraglio, i Pagani, vaste zone delle marine) versino in condizioni pietose, senza acqua, fogna, illuminazione pubblica e strade, nonostante i privati cittadini abbiano versato decine di migliaia di euro a titolo di oneri di urbanizzazione per edificare piccole abitazioni. Non si capisce perché questi privati non debbano, invece, pagare gli oneri di urbanizzazione. Fanno infatti attività a fini di lucro. Gli aiuti comunali violerebbero peraltro le regole comunitarie sulla concorrenza.
E peccato soprattutto che, appena due anni addietro, è stata mancata una occasione eccezionale: lavorando giorno e notte si sarebbe potuta avere una piscina Comunale gratis! Si avete capito bene: gratis!
Con “contributo in conto capitale” , cioè a fondo perduto, da non restituire, si sarebbe potuto attingere come Amministrazione comunale al “Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva”. Un fondo di 18 milioni di euro previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2013.Tale disposizione prevedeva la possibilità di ottenere finanziamenti in conto capitale, fino ad un totale complessivo, appunto, di 18 milioni di euro, per edificare strutture sportive.
Ma bisognava lavorare, appunto! Molto meglio far fare tutto ai privati. A spese dei cittadini, ovviamente. A proposito, per correttezza d’informazione, i privati in cambio ci consegneranno ben 30 abbonamenti annui gratuiti!
Dopo anni di incontri e promesse a mezzo stampa, abbiamo deciso di convocare un’apposita seduta della Commissione Controllo e Garanzia relativamente agli impegni presi e non rispettati dalla Soviva e ai silenzi degli amministratori, di ieri di oggi.
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Andare Oltre
Graziano De Tuglie
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