Nardò una città difficile in fatto di democrazia partecipata e di coerenza . Rappresentata, negli anni, da una politica da minuto mantenimento pronta a improvvisare, a fare la voce grossa con i deboli, a piegarsi con i poteri forti ,predisposti a depredare il bene comune.

La Nardò da tracannare, a buon mercato per arricchire chi non ama questo territorio. Sostenuti e difesi da cittadini più propensi a farsi infinocchiare da false promesse, piuttosto che decidere con le proprie mani il suo futuro.

Come direbbe Dante : “siate uomini e non pecore matte”! Noi per nostra indole di essere affetti dal complesso di Narciso, siamo propensi ad essere delle pecore matte. Pronti a piegarci ,a subire perché, dopo tutto, siamo artefici dei nostri stessi mali.

Siamo coerenti in fatto di autolesionismo cronico. Esprimiamo il voto non per cambiare questa città, in meglio, ma votiamo perché tutto sia inevitabilmente contro di noi.

Abbiamo deciso , da tempo, di distruggere la parola bellezza nella sua più nobile delle espressioni. Se non fosse per i soliti e stantii esaltati che vogliono difendere e preservare questo lembo di terra, da anni tutto avrebbe sortito altro destino. Un esempio per tutti : Porto Selvaggio.

Pineta impiantata dopo la seconda guerra mondiale , polmone verde prima e parco regionale dopo avrebbe sortito altro destino se mani avide avessero potuto plasmare la sua rimunerativa bellezza. Complessi turisti con annessi e connessi, inquinamento, deturpazione di insediamenti preistorici, tutto seppellito sotto metri cubi di cemento per il bene dei pochi in barba a becere propagande elettorali per carpire voti millantando vocazioni turistiche in antitesi con le vere ragioni una volta ascesi al potere …

La condotta sottomarina, in ordine di tempo, è a confermare come questa città abbia abilmente propagandato la sua facile disponibilità a farsi ingannare.

Esempio non isolato, simile ad altri esempi in cui i poteri forti a tutti i costi desiderano deturpare il bene comune.

Alimentati e sostenuti da una politica debole e inadeguata, da una stampa faziosa e ignorante, nel senso che ignora che un domani ciò che vorrebbe per il bene dei suoi figli sarà ormai scomparso.

Viviamo questo tempo di forti contrasti e di evidenti manifestazioni di accanimento contro questo territorio retto da re nudi e da giullari di corte intimoriti più da perdere lo scranno da sotto il deretano, piuttosto che rendersi conto di quanto siano inadatti.

Democrazia partecipata nelle piazze, per difendere i diritti, a difendere l’ovvio e lo scontato … Siamo arrivati a difenderci dai nostri stessi rappresentanti che remano contro il popolo sovrano.

A questo punto ci chiediamo , seriamente, se non siamo sotto la minaccia profonda di un invasione di alieni che a tutti i costi vogliono distruggere questa terra e questa città difficile?…