Oggi 9 ottobre 10 mila studenti sono scesi in piazza in Puglia (2500 a Bari, 2500 a Lecce, 600 a Brindisi, 700 a Taranto, 500 a Foggia, 500 a Barletta, 700 a S. Severo, 300 ad Altamura, 800 ad Andria, 600 a San Giovanni) sotto gli slogan “Vogliamo potere” e “Sul diritto allo studio non scendiamo a patti”.

La mobilitazione studentesca, che ha attraversato la puglia come tutto il resto del Paese, si pone in continuità con il lungo anno di mobilitazione contro la Buona Scuola: in ogni scuola e in ogni città, si praticherà il boicottaggio di una riforma calata dall’alto in maniera antidemocratica.

Nella nostra regione è prioritaria inoltre la rivendicazione del finanziamento immediato della legge regionale sul diritto allo studio, ad oggi bloccata dal patto di stabilità. Per questo, tutti i cortei pugliesi sono stati caratterizzati da azioni simboliche sullo sforamento del patto: a Bari una delegazione della Rete della Conoscenza Puglia è stata ricevuta in Consiglio Regionale per poter consegnare la piattaforma rivendicativa delle studentesse e degli studenti pugliesi, successivamente in un incontro con il Presidente della Regione Emiliano si è ottenuta l’apertura di un tavolo tecnico sul diritto allo studio in scuole e università.

“In questo momento gli studenti universitari della nostra regione subiscono gli effetti del decreto sull’ISEE difeso dal Governo Renzi, almeno 5000 studenti in tutta Puglia rischiano di rimanere esclusi dalla possibilità di accedere alle borse di studio, un dato questo destinato a crescere nelle prossime settimane. Chiediamo al governo regionale di garantire il finanziamento di borse di studio a tutti coloro che risultino idonei secondo i precedenti criteri di attribuzione. E’ inaccettabile che migliaia di studenti si trovino a dover rinunciare al proprio percorso di studi<2 dichiara Nunzio Nardulli coordinatore della Rete della Conoscenza Puglia

I cortei hanno attraversato le periferie, per parlare alla cittadinanza di reddito e welfare come strumenti per abbattere le diseguaglianze, della funzione che oggi rivestono i luoghi della formazione.

“Oggi le studentesse e gli studenti pugliesi hanno dato prova ancora una volta della volontà di non arrendersi davanti a chi definisce impossibile il raggiungimento dell’accesso per tutti al mondo della formazione” dichiara Nicolò Ceci, coordinatore dell’Unione degli Studenti “La battaglia che stiamo portando avanti per il diritto allo studio è una battaglia generale, che parla a tutta la cittadinanza. Solo garantendo a tutti l’accesso alla formazione si potrà davvero iniziare a ragionare di una società e di un modello di sviluppo differenti”

Le piazze di questa giornata non hanno parlato esclusivamente di temi prettamente legati al mondo della formazione: le questioni ambientali, l’antifascismo, l’antirazzismo hanno rivestito un ruolo centrale.

Rete della Conoscenza Puglia