Tornati a rivivere nel febbraio 2012, dopo una lunghissima pausa durata oltre 15 anni, i campetti di via XXV Luglio, che hanno visto crescere generazioni di cestisti e tennisti e che hanno rappresentato, insieme, un punto di riferimento e di aggregazione che ha accompagnato la crescita di generazioni di neritini, saranno, entro la fine del mese di novembre, a disposizione degli sportivi per tutto l’anno grazie alla struttura pressostatica che coprirà uno dei tre campi da tennis di cui è dotata la struttura.
Di proprietà comunale, i campetti, che hanno garantito la possibilità di praticare sport e di vivere il tempo libero, motivando e favorendo anche spinte all’associazionismo sportivo e ricreativo, che ha coinvolto almeno due decenni della vita della città, dopo una ristrutturazione lunga e sofferta, sono stati, tre anni fa, affidati dal Comune, proprietario della struttura, all’associazione sportiva “I Campetti” che se n’è aggiudicata la gestione partecipando al bando pubblico di gara.
Al Circolo Tennis “i Campetti”, Associazione sportiva dilettantistica che oggi vanta 80 soci ( in partenza erano 32) il “ compito” , dunque, di riappassionare la comunità alla pratica sportiva del tennis e di creare le condizioni perché la struttura tornasse ad essere centro di aggregazione, crescita e svago. La convenzione stipulata con il Comune imponeva, inoltre, alla Società sportiva di eseguire lavori di allestimento e di miglioramento dell’impianto.
Un compito assolto, ad oggi, brillantemente e che l’associazione ha onorato con grande impegno e passione, non solo aggregando intorno alla struttura giovani e meno giovani appassionati della pratica del tennis, ma riaccendendo il desiderio di fare dei campetti una meta di ritrovo privilegiata , un luogo di piacevole aggregazione e di incontro per tutta la comunità. Aperti a tutti, e non solo ai soci, e dotati di una copertura WiFi, di un’area verde, di un bar, di locali per deposito e spogliatoi, i campetti sono stati, in questi anni, soprattutto d’estate, una piacevole meta per i tantissimi neritini ed anche per tanti turisti richiamati dalle competizioni e dai tornei disputati che sono stati organizzati in parallelo con eventi musicali, sociali e sportivi, capaci di richiamare buona affluenza di pubblico.
Ora, a testimonianza dell’impegno, anche finanziario che i soci hanno affrontato ( in tre anni si sono fatti lavori per circa €. 60,000,00, fra allestimento bar, grate, manutenzione e piantumazione del verde, manutenzioni varie, arredo spogliatoi, agibilità, autoclave, gazebo, allarme etc etc,) arriva la copertura con un pallone pressostatico di uno dei tre campi in erba rendendo concreta la possibilità di coltivare e far crescere, con continuità di pratica sportiva, il giovane vivaio che i campetti riservano.
Con il nuovo investimento del pallone pressostatico, e con le nuove realizzazioni, si andranno a superare i €. 250,000,00 di investimenti sostenuti da privati.
L’associazione è presieduta da Gabriele Onorato. Il Vicepresidente è Egidio De Pace. Segretario: Massimo Dell’Atti. Consiglieri: Roberto Bruno, Sergio Povia, Vincenzo Presicce, Fabrizio Mariano.
“Il successo di realtà come quella del Circolo Tennis” – ha dichiarato il sindaco Marcello Risi – sono la conferma di una buona prassi e, insieme, rappresentano un modello per la gestione di strutture che possono e devono essere valorizzate e migliorate con il determinante impegno e coinvolgimento di privati e associazioni. I frutti della buona politica si traducono in relazioni stabili con la città capaci di generare il miglioramento della qualità di vita. Ci auguriamo – ha concluso il primo cittadino – che questa buona pratica generi ulteriori nuovi risultati per dotare la città di sempre più moderne infrastrutture civili e sociali.”
Intervista a cura di Ida Vitagliani a Gabriele Onorato Presidente Circolo Tennis Nardò
1) Presidente, com’è il “bilancio” di questi anni tre anni di attività per quello che è l’unico polmone verde attrezzato della Città?
Siamo partiti da 32 soci e ora siamo circa 80 fra soci singoli e famiglie, una buona compagine di signore, tanti simpatizzanti e altri che si avvicinano ora grazie alla professionalità e simpatia dei nostri maestri. Abbiamo un discreto vivaio di ragazzini che si distinguono nelle varie manifestazioni di categoria, due squadre di D/2, sperando in un ripescaggio in D/1. Penso che in così poco tempo sia un risultato.
2) Come nasce questo nuovo progetto? Che cosa vi aspettate dalla sua realizzazione?
La copertura di almeno un campo era necessaria in quanto gli inverni oramai piovosi, ci hanno penalizzato non poco, e lo abbiamo realizzato a priori.
Dopo vari bandi tentati per accedere al credito o a contributi siamo riusciti finalmente ad entrare in graduatoria nel Bando 500 cantieri per lo sport, ed ottenere un mutuo a tasso zero per circa €. 150,000,00, restituibile in 10 anni, con cui realizzeremo un altro campo polifunzionale tenni-calcetto coperto e uno di beach tennis – beach volley, oltre al rifacimento degli spogliatoi oramai troppo piccoli per l’utenza. Abbiamo dei tempi strettissimi e l’Amministrazione comunale ci deve stare molto vicina perché ciò si realizzi, le rassicurazioni iniziali sono positive.
Se ci riusciremo avremo finalmente un ottimo centro polifunzionale con 2 campi coperti a Nardò. Penso che la risposta non potrà che essere positiva.
3) Qual è stata sino ad oggi la risposta della Comunità alla riattivazione dei Campetti di via XXV Luglio?
Tenendo conto che “I CAMPETTI” sono stati chiusi per 18 anni, abbiamo dovuto lavorare un po’, in quanto ci manca una generazione di tennisti e i vecchietti come me erano un po’ arrugginiti. Ma l’entusiasmo è sempre stato alto. L’ubicazione al centro del paese ci ha aiutato in quanto la curiosità è stata subito stimolata. Anche se all’inizio siamo stati tacciati come sport d’elite, con il tempo tutti si son resi conto che un’ora di tennis costa quasi quanto un’ora di calcetto….. quindi. Inoltre il circolo è aperto a tutti, i soci hanno solo delle piccole agevolazioni, è solo una questione di fidelizzazione.
4) Il modello di gestione della struttura del Circolo Tennis Nardò può essere un esempio per l’attivazione di altre strutture sportive in città?
Se pensiamo che in tre anni si sono fatti lavori per circa €. 60,000,00, fra allestimento bar, grate, manutenzione e piantumazione del verde, manutenzioni varie, arredo spogliatoi, agibilità, autoclave, gazebo, allarme, ed ora , con il nuovo investimento del pallone pressostatico, e se va tutto bene con le nuove realizzazioni andremo a superare i €. 250,000,00 di investimenti sostenuti da privati con le quote e la fruizione, penso che sia un modello da replicare. Strutture che alla fine sono e rimarranno di proprietà comunale, aspetto che mi preme rimarcare, in quanto alla fine della concessione devono essere riconsegnate, quindi non sono mie, né del circolo, né dei tennisti, ma di tutta la comunità. Inoltre abbiamo 2 dipendenti a tempo pieno regolarmente retribuiti secondo il CNL di settore, abbiamo quindi creato anche occupazione, che di questi tempi…
Il segreto è affidare gli impianti a “veri” amatori dello sport, e non pseudo associazioni che guardano al guadagno di singoli. Certo i bandi devono prevedere una durata adeguata agli investimenti da sostenere, altrimenti il modello e business plan non possono reggere.
A cura di
Ida Vitagliani