Se il Consigliere Mellone fosse stato meno impulsivo e più riflessivo, cosa auspicabile per un consigliere comunale, si sarebbe reso conto, leggendo bene l’articolo sulla proposta di candidare l’ex tabacchificio del Boncore ad Ostello della Gioventù,
che il convegno organizzato dal Gal Terra d’Arneo, Provincia di Lecce e l’Associazione Italiana Alberghi della Gioventù, aveva tra le sue finalità quella di avanzare delle proposte per dotare il territorio di queste importanti strutture ricettive.
Ed è proprio quello che abbiamo fatto avanzando la proposta della ristrutturazione dell’ex Tabacchificio del Boncore. Un cespite di proprietà della Regione che per la sua grandezza, e per come strutturato, ben si presta ad ospitare un Albergo della Gioventù. Una proposta che ha raccolto l’approvazione dei presenti e che sono certo si troverà il modo di finanziare con la prossima programmazione comunitaria.
La proposta di Mellone di destinare ad Ostello della Gioventù l’immobile confiscato alla mafia di Santa Maria al Bagno, purtroppo non può essere accolta dal momento che una parte di tale struttura (tutto il primo piano), a Dicembre del 2015, è tornata nella disponibilità del proprietario a seguito di una sentenza del Tribunale di Lecce.
Destinare solo la restante parte dell’ex ristorante ad un Ostello sarebbe inutile perché gli spazi a disposizione non sono sufficienti per quella destinazione d’uso. In ogni caso, la giunta comunale prima, e il consiglio comunale poi, avevano indicato quale destinazione d’uso dell’immobile di Santa Maria al Bagno quella finalizzata ad “attività ludico – didattiche – ricreative rivolte ai minori”. Obiettivo che continuerà ad essere perseguito una volta avuta chiarezza da parte dell’Autorità Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sull’effettivo stato dell’arte del bene confiscato, anche alla luce degli ultimi pronunciamenti del tribunale.