“Le battaglie in Consiglio regionale e sui tavoli tecnici di questi mesi hanno prodotto gli effetti auspicati e personalmente sono orgoglioso di aver contribuito fattivamente a definire nuove strategie per evitare lo scarico a mare.”
lo dichiara il consigliere regionale M5S Cristian Casili che prosegue evidenziando che il lavoro da fare per tutelare l’ambiente neretino non è ancora terminato: “non è ancora scongiurato il pericolo per quanto riguarda lo scarico a Torre Inserraglio, in uno dei punti più suggestivi della nostra costa – commenta – e se per il depuratore consortile di Manduria e Sava i margini di intervento sono maggiori, a Nardó il commissariamento dell’opera ci impone di lavorare alacremente per far modificare il progetto ad Aqp.”
Un passaggio, questo, indispensabile secondo Casili affinchè si possa arrivare in Consiglio regionale e modificare il PTA (piano di tutela delle acque) inserendo il nuovo recapito finale individuato per Nardó.
Un lavoro che, secondo il consigliere pentastellato, deve procedere di pari passo con uno studio urgente finalizzato all’individuazione di una soluzione progettuale che preveda il recupero dei reflui al maggior grado di affinamento in agricoltura da una parte ed il ravvenamento delle falde dall’altra al fine di contrastare il fenomeno della salinizzazione delle falde che ha reso inutilizzabili le acque di molti pozzi irrigui con gravi ripercussioni per le attività agricole nel comprensorio neretino.
“Sono felice – prosegue il consigliere pentastellato – che il confronto pubblico di qualche settimana fa con il Sindaco Risi abbia portato ad un repentino cambio di rotta rispetto al protocollo d’intesa firmato il 30 settembre e poi approvato in Consiglio comunale il 29 gennaio, ma oggi l’amministrazione neretina deve urgentemente produrre atti concreti per stralciare il progetto che prevede il ricorso alla condotta sottomarina. Il mio auspicio – conclude – è che la campagna elettorale in corso non faccia brutti scherzi. Chi pensa di temporeggiare fino alle elezioni ha sbagliato strada, anche perché ciò metterebbe la nostra comunità nelle drammatiche condizioni di subire la realizzazione della condotta sottomarina.”