Da tempo pensavo di intervenire sugli appelli ed abboccamenti dei vari politici, che si fanno sentire e risvegliano la loro sensibilità, sopita da anni, verso i cittadini, solo in periodo elettorale. Molti motivi personali, vincoli di lavoro, sino ad ora, me l’hanno impedito, ma oggi, leggendo i vari quotidiani, non posso più desistere dall’intervenire, dopo avere vissuto per ben venticinque anni, sino alla chiusura, lo splendore dell’Ospedale di Nardò, primo per produttività dopo quello di Lecce.
Sono sconvolta nel leggere l’appello del candidato Sindaco Vaglio agli altri candidati, per fare insieme quadrato a difendere la salute dei cittadini e per risolvere i loro disagi, dal momento che da mercoledì scorso, presso il Distretto Socio-Sanitario di Nardò non si eseguono più interventi di ortopedia, di chirurgia, di oculistica per mancanza dell’anestesista.
Mi chiedo:
– perché nessun politico si è mosso in tempi utili per l’ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia, chiuso dal luglio 2015, quando la sottoscritta, partendo da zero, eseguiva circa 2500 prestazioni ambulatoriali all’anno? Oggi, abbandonato a se stesso, non è più funzionante.
– perché nessun politico si è mosso per difendere, a suo tempo, l’Ospedale di Nardò, il più attivo dopo quello di Lecce, ubicato nel secondo centro più popoloso della provincia?
– perché si parla di interventi di chirurgia, di ortopedia, di oculistica, giocando sull’incompetenza in materia da parte di molti cittadini e non parlare più chiaramente di piccoli interventi, quale è la cataratta per l’oculista, l’intervento di emorroidi per il chirurgo e la sindrome del tunnel carpale per l’ortopedico? Interventi che si eseguono in pochi minuti e che richiedono l’anestesia locale, facendo intendere chissà quale complessità di interventi!
Il candidato Sindaco Vaglio chiede la fiducia dei neretini con il voto, per trovare la soluzione a ciò. Dove è stato sino ad ora? Non era forse Sindaco quando Vendola varava il suo Piano di Riordino ospedaliero? Dei fabbisogni dei cittadini, ci si ricorda solo nel periodo elettorale? I fabbisogni della salute dei neretini non si risolvono solo nell’intervento per cataratta, per emorroidi o per il dolore alle mani. Metteremmo tutti la firma se, nella nostra vita, i problemi di salute fossero solo questi!
Questi tipi di intervento, che sino ad ora si sono eseguiti a Nardò, richiedono pochi minuti, non sono interventi esclusivamente da ambiente ospedaliero, ma ambulatoriale, anche se richiedono la presenza dell’anestesista per eventuali complicanze.
E’ bene, allora, che i neretini si svegliassero, che facessero rinascere un minimo di senso civico per se stessi, per i propri figli, per i propri nipoti ed in difesa della propria dignità!
Non si può più continuare a dormire, lasciandosi abbindolare da frasi di comodo ed opportuniste, disconoscendo e rinnegando le proprie origini e la propria storia, prestando, fra l’altro, la struttura del Distretto Socio-Sanitario (ex Ospedale di Nardò) ai nosocomi vicini per alleggerire le loro liste di attesa e sopperire alla mancanza di spazi che, nei suddetti nosocomi, è carente. I neretini non hanno bisogno di questo, sono stufi di sentire chiacchiere, per non dire blasfemie, ma vorrebbero sentire parlare di posti letto ospedalieri.
DIFENDIAMO IL NOSTRO TERRITORIO
dott.ssa Luigia Rimo
(già medico ospedaliero a Nardò)