NARDO’ (Lecce) – Un lungo silenzio, sintomo dell’inadempimento della richiesta avanzata, che viene pagato a caro prezzo dal Comune di Nardò, condannato ancora una volta per una vicenda legata alla gestione delle aree demaniali. A spuntarla nella battaglia legale in questione è stata la società Buonavida srl che, tramite il suo avvocato Danilo Lorenzo, ha trascinato l’ente di Palazzo Personè di fronte ai giudici del Tar di Lecce per far valere le sue ragioni dopo un attesa durata due anni.
A rendere noto quanto accaduto è Federbalneari Salento, che punta il dito contro la gestione delle aree demaniali dell’amministrazione comunale neretina. La vicenda in questione risale al 2014, anno in cui la società ha presentato domanda al Comune per ottenere l’affidamento in concessione di un’area demaniale di sua pertinenza.
Con il trascorrere dei mesi, però, non è mai arrivata alcuna risposta: nonostante il trascorrere del tempo, gli Uffici comunali preposti non hanno dato seguito all’istanza. Ciò malgrado per altre situazioni analoghe sia andata diversamente, con l’avvio delle pratiche e la pubblicazione delle stesse al fine del così detto “rende noto”. Una condotta, questa, che non è andata giù alla società tanto da sfociare nella sua azione giudiziaria.
Accusando il Comune di Nardò di “gestire la situazione in maniera disomogenea e disparitaria”, infatti, la Buenavida srl ha impugnato davanti alla giustizia amministrativa il silenzio-inadempimento dell’amministrazione neretina. I giudici con una recente sentenza hanno dato ragione agli imprenditori e così, definendo del tutto illegittimo l’atteggiamento di indifferenza e l’inerzia dell’amministrazione, le hanno ordinato di provvedere a compiere tutti gli atti necessari per realizzare la pratica e ad emettere un provvedimento espresso.
La sentenza, seppur positiva per la società ricorrente, rischia però di non avere alcun effetto. Ciò perché sul lotto di terreno richiesto in concessione dalla Buenavida è stata avviata, nelle more, una procedura ad evidenza pubblica di selezione per il rilascio del titolo concessorio. Un bando di gara a cui il Comune di Nardò vorrebbe far partecipare anche la società piuttosto che istruire la domanda come stabilito dalla giustizia amministrativa.
“I fatti accaduti – commenta Mauro Della Valle presidente di Federbalneari Salento -dimostrano ancora una volta come la lentezza burocratica rappresenta un fattore di preoccupante freno all’imprenditoria e alla crescita economica e turistica del nostro territorio. La gestione del demanio nel comune neretino è stata oggetto di numerose pronunce giudiziarie che, indipendentemente dai torti e dalle ragioni, hanno evidenziato come l’incertezza burocratica rappresenti un freno all’iniziativa imprenditoriale; è impensabile, in tale contesto, poter parlare di sviluppo turistico e balneare”.
La vicenda giudiziaria, alla luce degli ultimi sviluppi, non finirà qui. Ad assicurarlo è l’avvocato Danilo Lorenzo, legale della società interessata. “E’ assurdo che, dopo il comportamento del Comune che ha del tutto ignorato, per un considerevole lasso di tempo, la domanda della mia cliente, ora si chieda alla stessa di mettersi in coda e partecipare ad una selezione pubblica avviata in tempi successivi, piuttosto che pubblicare la domanda e procedere con il rende noto. Tale comportamento ci costringe ad ulteriori iniziative giudiziarie che questa volta non possono non contemplare anche i danni subiti dall’imprenditore” ha spiegato il difensore.