L’Italia tira un sospiro di sollievo dopo la decisione della Corte Suprema indiana che ha autorizzato il rientro in attesa che si risolva il contenzioso tra Italia e India sulla giurisdizione del processo relativo alla morte dei due pescatori indiani.
I giudici dell’Aja decideranno nei prossimi mesi, probabilmente anni, quale Paese abbia la giurisdizione sul processo riguardante l’uccisione di due pescatori indiani, al largo delle coste del Kerala, nel 2012; ma ora entrambi i due fucilieri di Marina, non solo Girone ma anche Massimiliano Latorre (da tempo rientrato per motivi di salute) potranno aspettare con le famiglie e i figli. La Corte Suprem tornera’ a decidere sull’estensione del permesso a Latorre il 30 settembre.
Il Tribunale arbitrale de L’Aja il 29 aprile scorso aveva chiesto a Italia e India di allentare le condizioni di custodia cautelare di Girone, riconoscendo le esigenze perorate con forza dall’Italia di farlo rimpatriare per “ragioni umanitarie”. E stamane non ha fatto altro che dare attuazione all’ordinanza stabilendo che Girone dovra’ rientrare a New Delhi entro un mese qualora il tribunale arbitrale deciderà che i due marò debbano essere giudicati in India; una volta in Italia, il militare dovra’ presentarsi il primo mercoledì di ogni mese in un commissariato e non dovra’ alterare alcuna prova nè influire su nessun testimone che potrebbe essere utile al processo. (AGI)