Mellone: “Incassiamo il riutilizzo irriguo dei reflui, lo scarico a mare è in antitesi” .In Puglia la strada del riutilizzo delle acque reflue è ormai tracciata e anche per il territorio di Nardò sembrano aprirsi confortanti scenari dal punto di vista ambientale, per quanto riguarda riduzione e tendenziale eliminazione degli sprechi della risorsa acqua, supporto all’agricoltura e tutela del mare. Anche il vertice che si è tenuto oggi a Bari tra i tecnici della Regione Puglia e i soggetti istituzionali fortemente interessati al tema del riutilizzo delle acque reflue, come il Comune di Nardò, conferma che la direzione intrapresa è quella di impegnarsi sul fronte del riutilizzo irriguo dei reflui.
Nella sede del Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale (sezione Risorse Idriche) della Regione Puglia, il sindaco Pippi Mellone, l’assessore all’Ambiente Graziano De Tuglie e il dirigente dell’Area Funzionale 1° Nicola D’Alessandro, hanno portato un progetto di affinamento delle acque reflue (già stilato per i finanziamenti della programmazione 2000/2006) ritenuto tecnologicamente molto avanzato e quindi perfettamente idoneo al nuovo “corso” dell’amministrazione regionale.
Di fatto, una soluzione per il trattamento dei reflui a valle del depuratore esistente, dotato però di un modulo di affinamento, e per il convogliamento su reti irrigue. In più l’amministrazione comunale ha formulato una proposta migliorativa con l’aggiunta di un impianto di fitodepurazione della superficie di oltre 4 ettari cui dare vita su terreni di proprietà comunale attigui all’attuale depuratore.
Peraltro, contestualmente i dirigenti e i tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Arneo hanno illustrato un progetto, in linea di continuità logica con quello del Comune, che individua in due comprensori di sue reti irrigue, Agnano-Fachechi e Nanni (gli stessi individuati dal progetto del Comune), i siti per l’utilizzo del prodotto dell’affinamento delle acque.
Di fatto, due proposte progettuali perfettamente sovrapponibili che il tavolo tecnico odierno ha ritenuto di notevole validità e che in pratica aumentano la convenienza degli agricoltori ad irrigare i loro campi.
In particolare, per l’oggettivo vantaggio di veder quasi dimezzato il costo dell’acqua rispetto a quella estratta dal sottosuolo. Sebbene si tratti di una fase pienamente interlocutoria, per la Regione Puglia si tratta di due ipotesi utili e teoricamente finanziabili. Alla riunione ha partecipato anche il consigliere regionale neretino Cristian Casili.
Al termine della stessa, il sindaco Mellone, l’assessore De Tuglie e il dirigente D’Alessandro si sono recati per un sopralluogo all’impianto depurativo Forcatella di Fasano in compagnia dell’ingegnere Oronzo Santoro, responsabile della struttura. Forcatella è un esempio virtuoso di recupero e riutilizzo dei reflui e modello che l’amministrazione comunale di Nardò vorrebbe replicare sul proprio territorio.
“Ho conferme dalla parte politica e oggi anche da quella tecnica – commenta il sindaco Pippi Mellone – che la direzione intrapresa e irreversibile è quella del riutilizzo dei reflui in agricoltura e non dello scarico degli stessi a mare. E questa è una importantissima acquisizione diciamo di carattere “culturale” che cambia le carte in tavola e che incassiamo. È evidente che la condotta e lo scarico a mare sono in antitesi con tutto questo. Le conclusioni cui si è giunti oggi, dunque, sono decisamente confortanti e ci fanno ben sperare. Se possibile, oggi siamo ancora più convinti e determinati a rifiutare lo scempio della condotta e dello scarico a mare dei reflui, anche se depurati”.