Dai report emersi negli ultimi giorni dello IAT di Nardò , il centro di accoglienza e informazione turistica della nostra città, è emerso un aumento esponenziale di visitatori che preferiscono il nostro paese a mete più blasonate e pubblicizzate. Il dato più positivo arriva dalla destagionalizzazione del flusso turistico che ci fa capire un interesse alternativo non legato al solo mare o alla movida serale che si crea nelle marine vicine.

 

Questo aspetto tra l’altro apre scenari più ampi su cui poter ragionare. Occorre sviluppare al più presto dei nuovi punti di interesse all’interno del nostro centro storico, luogo simbolo di questa ricerca turistica, per realizzare un polo d’attrazione permanente dal quale il visitatore non potrà fare a meno di rimanere calamitato per l’enorme fascino delle proposte offerte.

La nostra città possiede un luogo fiabesco e incantato dove il solo accesso ti fa venire alla mente intrighi più strani, cavalieri con elmi ferrati, soldati con le spade lucenti, cene luculliane , servitori e giullari indaffarati nei loro mestieri mentre i cortigiani trascorrono le loro giornate nel narrare vicende vissute nei giardini e nei salotti annessi.

Il magnifico quattrocentesco Palazzo Personè, sede attuale del Comune di Nardò, è quel luogo descritto che rievoca in modo perfetto gli scenari immaginati in precedenza.

L’impiego di questa dimora, dalla disastrosa politica succeduta negli anni nel palazzo, è risultata sino a oggi uno spreco enorme , una ricchezza inestimabile mal utilizzata che non ha mai evidenziato nel modo migliore le qualità tenute nascoste . Realtà a noi vicine hanno trovato il modo più adatto per ottenere il massimo profitto da queste magnifiche strutture che sfidando il tempo sono giunte sino a noi quasi intatte.

Otranto, Corigliano, Copertino sono gli esempi perfetti su come valorizzare e trarre un notevole ritorno di immagine turistica ed economica da questi storici contenitori

multifunzionali .

Oggi Nardò dispone fortunatamente dei luoghi adatti dove poter trasferire gli uffici comunali presenti in questo palazzo.

Il fabbricato che sino a ieri ospitava la sede distaccata di Lecce del tribunale civile potrebbe diventare la sede ideale per un trasferimento immediato con il conseguente cambio di destinazione e ristrutturazione del vecchio castello già da tempo sotto le cure di recupero in alcune zone importanti.

I suoi magnifici torrioni ed i giardini annessi potrebbero riprendere luce , diventare un luogo di arricchimento culturale dove possono trovare spazio sale da intrattenimento gastronomico , spazi per mostre e musei o semplici luoghi di informazione dove attraverso la lettura, i video o la conversazione si possono ricevere conoscenze storiche o attuali sulla nostra città e sul territorio.

Un’occasione unica da non tralasciare, adagiarsi sugli allori in un momento storico che ci premia dal punto di vista turistico è un errore da non commettere.

Gli operatori turistici hanno bisogno sempre di nuove proposte per rendere un luogo appetibile e convogliare i loro clienti su determinate mete. Nardò non può permettersi il lusso di perdere un treno così importante per la città in un periodo in cui occupazione e possibilità lavorative vengono a mancare per i propri cittadini.

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