Non vediamo l’ora di conoscere la proposta di tariffa che il Partito Democratico, per bocca di Marcello Risi, ha annunciato relativamente alla Tari. Pare sia articolata in una riduzione dell’evasione e in un incremento della raccolta differenziata e abbia effetti portentosi. Non esiteremo a considerarla, ovviamente. Ma, comunque, una domanda (anzi, un paio) sorge spontanea, come direbbe qualcuno: tra il 2011 e il 2016 il Pd e Marcello Risi dove stavano? Non erano forse, rispettivamente, il partito principale della maggioranza ed il sindaco della città?

Cioè, banalmente, se avevano la formula magica, non capisco perché la tirino fuori solo adesso. Noi, se la memoria non ci inganna, ricordiamo solo un complessivo aumento delle tasse da parte di quella amministrazione ai danni dei neretini. Per cui ci riesce difficile immaginare che questa attesissima proposta sia, per così dire, “amica” delle tasche dei cittadini. Quello che sorprende è la saccenza, la presuntuosa velleità di dare lezioni su qualcosa su cui si sono dimostrati i propri limiti. O ancora la leggerezza con cui si giunge alla conclusione che la riduzione della Tari decisa dall’amministrazione Mellone di concerto con l’azienda, “comporterà certamente licenziamenti e riduzione dei servizi… sarà pagata a caro prezzo dalla nostra città in termini di immagine e di decoro urbano”. Come se da questa parte ci fossero amministratori (pubblici e del gestore del servizio rifiuti) sprovveduti e soprattutto irresponsabili. A parte la tendenza alla narrazione catastrofistica di cui è affetto dallo scorso giugno, cui i cittadini peraltro assistono spaesati, in queste poche frasi ritroviamo il Marcello Risi che pìù abbiamo apprezzato, quello sicuro e spavaldo che – solo per fare un esempio – arriva alle elezioni così certo di vincere da risparmiarsi e risparmiare sforzi.

Le cose, evidentemente, meritano una lettura seria. Questa amministrazione, che ha preso ed elaborato una decisione di concerto con Bianco Igiene Ambientale, ha responsabilmente effettuato una ottimizzazione di costi e servizi, a beneficio sia dell’efficienza, sia della bolletta. Si è fatto oggi, ma si poteva fare anche ieri. Se questo per qualcuno ha il gusto amaro dell’occasione persa, non è colpa nostra. Nè dei neretini, costretti al solito canto funebre di Risi e dei suoi.

Antonio Tondo
Presidente Commissione Bilancio Comune di Nardò

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