NARDO’ 30 MAR:_Questa attuale amministrazione non smette di stupire. Dopo i fatti noti con i rifiuti post fiera di San Giuseppe, si scopre come scritto nel comunicato allegato che c’è un regolamento e un articolo, precisamente l’art.11 (REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE SULLE AREE PUBBLICHE CONFORME ALLE DISPOSIZIONI del Decreto Legislativo 114/98 della Legge Regionale 18/01, ovviamente da integrare con le modifiche successive e le intese con la Ditta Bianco Igiene Ambientale.

Agli artt. 11 e 55 del Regolamento, sono previste le modalità e le sanzioni che ci interessano:
ART. 11:
“imballaggi, confezioni e rifiuti di ogni genere dovranno essere raccolti nelle apposite aree delimitate nelle varie piantine e/o in appositi contenitori ed inseriti nei cassonetti”.
ART.55:
“1. In merito al sistema sanzionatorio inerente l’attività di commercio su aree pubbliche si fa espresso riferimento all’articolo 29 del D. Lgs. n. 114/1998.
2. Per le violazioni di cui al presente articolo l’autorità competente è il Sindaco. Alla stessa autorità vanno inoltrate, nei termini di legge, gli eventuali ricorsi da parte degli operatori interessati”.

Con successiva DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 130 DEL10/11/2014, su emendamento del Consigliere Piccione, si stabiliva di:
“” Impegnare il Corpo di P.M. alla corretta esecuzione di quanto previsto…
ogni operatore… ha l’obbligo di *recuperare gli imballaggi….ecc. * raccogliere tali rifiuti negli appositi sacchetti…..ecc. allorquando siano rifiuti assimilabili agli urbani, gli stessi potranno essere inseriti negli appositi cassonetti.
In caso di violazioni accertate dagli organi di vigilanza verrà applicata la sanzione amministrativa prevista dall’art.7/bis del D.lgs. 267/2000 e, in caso di recidiva per un numero di volte pari a 3 nel corso dell’anno solare, la sospensione da 1 a 5 giornate di vendita”.)

che detta le modalità proprio a tema della raccolta differenza dei rifiuti . Quindi la domanda nasce spontanea: Ma “il Chi controlla Chi” da quanto tempo è latitante ?(N.d.R)

Promemoria per gli operatori commerciali delle aree pubbliche, a cominciare da quelli del mercato settimanale del venerdì. L’amministrazione comunale e Bianco Igiene Ambientale s.r.l., infatti, invitano gli operatori a ridurre i rifiuti destinati allo smaltimento finale, ad incrementare i quantitativi di rifiuti destinati al recupero, al riciclaggio, al riuso, ad agevolare le successive operazioni di igiene urbana, da parte degli operatori addetti alla pulizia, al fine di regolarizzare il traffico veicolare nel minore tempo possibile. Comune e gestore del servizio sono orientati a sollecitare gli operatori (anche attraverso un dettagliato volantino) soprattutto alla luce di quanto accaduto dopo la recente fiera di San Giuseppe, avvertendo gli stessi del pericolo delle sanzioni in caso di comportamenti non consentiti.

I rifiuti solidi urbani prodotti dagli ambulanti durante l’attività di vendita dovranno essere differenziati per categorie omogenee: carta e cartone puliti; cassette di legno e bancali; cassette di plastica; rifiuti non differenziabili (cioè tutti gli altri rifiuti). Ai sensi di quanto disposto dall’art.11 del Piano Commercio su Aree Pubbliche questi rifiuti dovranno essere raccolti e conservati dagli ambulanti presso il proprio posteggio fino al momento del ritiro e secondo precise modalità, in modo da evitare qualsiasi dispersione sull’area circostante.

I rifiuti in carta e cartone, soprattutto se voluminosi, vanno piegati e inseriti l’uno nell’altro al fine di ridurre al minimo l’ingombro. Si tratta di scatoloni, scatole, fogli, raccoglitori, buste, qualsiasi manufatto in carta e cartone puliti (escluso carta e manufatti accoppiati ad altri materiali quali plastica o metalli). Cassette di legno (e bancali), solitamente per usi ortofrutticoli, dovranno essere accuratamente svuotate e ordinate l’una sull’altra in modo da ridurre al minimo l’ingombro. Le cassette in plastica vanno trattate nello stesso modo, ma occorre tenerle separate da quelle in legno. Tutti gli altri rifiuti dovranno essere inseriti in sacchi di proprietà dei commercianti, se di grandi dimensioni accuratamente raccolti, di facile prelievo e disposti in modo tale da ridurre al minimo l’ingombro. Il peso massimo consentito per sacco è di diciotto kg. Si tratta di scarti di frutta e verdura ed alimentari in genere, tovaglioli e carta sporca e unta, appendini, espositori non in cartone e altro non diversamente catalogato.

Gli operatori commerciali autorizzati nei posteggi fuori mercato hanno l’obbligo di mantenere pulito il proprio spazio e l’area adiacente per non meno di dieci metri dallo stesso.

Qualsiasi irregolarità riscontrata sarà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria a cura della Polizia Locale e delle altre autorità competenti. Per questo l’assessore all’Ambiente e alla Polizia Locale Graziano De Tuglie raccomanda la massima diligenza nell’osservanza di queste prescrizioni, per evitare di incappare nelle sanzioni e soprattutto per garantire il massimo decoro e la massima pulizia possibile alla città.

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