Nardò 2 sett:_ di COSIMO POTENZA _In questi giorni, attraverso i canali di informazione e social network, il sindaco Mellone ha fatto sapere ai pugliesi,con grande enfasi, di aver rinunciato a parte dei propri emolumenti (si parla all’incirca di un 20% su totale dei compensi percepiti dal primo cittadino).

Tali somme, come egli stesso afferma, saranno utilizzate per l’acquisto di “beni di prima necessità per le famiglie neretine meno fortunate”. Infatti, destinataria della somma devoluta è l’Associazione denominata “Io Ho Quel Che Ho Donato”, Ente che, salvo smentite e/o ulteriori approfondimenti, dovrebbe essere espressione del movimento politico di destra radicale “CasaPound”. Del resto, bisogna dare merito a Mellone e i suoi di casapound, dell’impegno egregiamente  assunto nel corso degli anni, e anche a Nardò, con attività di interesse sociale come l’iniziativa “raccolta alimentare” (vds locandina), sempre con l’ausilio e il supporto dell’amico e fido alfiere Pierpaolo Giuri, referente locale di CasaPound Italia.

 È vero, va indubbiamente riconosciuto al sindaco Mellone di essersi reso autore di un gesto nobile e lodevole, anche se, come lo stesso Papa Francesco ha affermato “la vera beneficenza si fa di nascosto”. Come non essere d’accordo, le opere di filantropia, se realmente mosse da animo nobile, vanno compiute in silenzio e, se possibile, in anonimato, altrimenti si rischia di frustare la natura e il significato di un gesto così importante.

Invero, l’azione di benevolenza del primo cittadino è stata portata ad evidenza pubblica (in linea con il mood della compagine Melloniana) a mezzo di manifesti riportanti l’immagine fac-simile dell’ideale assegno staccato dal sindaco Mellone.

Ad ogni buon conto, però, ci sono alcuni aspetti di questa vicenda sui i quali vorremo riflettere e porre alcune domande.

Difatti, al netto di quanto chiaramente espresso con il predetto manifesto, sarebbe lecito chiedersi: della donazione esistono gli atti di consegna del bene dal Sindaco all’‘Associazione “Io Ho Quel Che Ho Donato”? Esiste la tracciabilità del bene stesso? Per meglio dire: è possibile sapere se il valore della donazione corrisponde? Sappiamo dove e come saranno  acquistati questi beni? Ci sono o saranno documenti contabili in merito a quanto donatoMa soprattutto, siamo davanti a un gesto, come ci auspichiamo, manifestazione della bontà d’animo di un privato cittadino  o più semplicemente quello di una figura politico-istituzionale? Qualcuno, storcendo il muso, potrebbe dire che si vuole fare i conti in tasca a Mellone e, in parte, è un pò così, se non altro in considerazione del fatto che si tratta comunque sempre di soldi dei contribuenti. Nel ringraziare fin da ora, dunque, il Sindaco Mellone per un suo eventuale chiarimento, e auspicandoci di non averlo inutilmente tediato, porgiamo distinti saluti.

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