Nardò,23 settembre_di COSIMO POTENZA _Il pensiero Melloniano prende forma oltre il perimetro neretino. Modus operandi nella neofita esperienza di governo la mattina del 20 giugno 2016, dopo che il bastione del partito democratico era caduto sotto le cannonate inflitte da una coalizione trasversale vincente incuneata fra una vecchia politica litigiosa,egoista e dalla vista corta.
Un movimento che si presentò all’elettorato neretino cavalcando l’onda della confusione visto l’implosione dei partiti nazionali e delle frange a loro legate composte da un individualismo rappresentato dal “paniere” di voti che il soggetto politico millantava ora a dritta ora a manca pur di arraffare uno scranno del potere di una Nardò millesimata da divisioni che ha aiutato non poco audaci politici come il presunto rivoluzionario Mellone,appunto.
Mellone dopo due anni di apprendistato nella macchina amministrativa cittadina non senza alti e bassi dettati da tantissima inesperienza e da una città refrattaria ai cambiamenti, millantati per rivoluzioni non certamente Copernicane ma più di minuto mantenimento.
Oggi il Sindaco di Nardò tenta la scalata ad un’altra fetta di elettorato dopo aver minato fortemente quello che restava del PD neretino con il suo effetto “Mellonemilianismo” ,altra riprova come il concetto della politica trasversale, dove non esiste più la sinistra ne la destra, attecchisce in quel zibaldone di partiti nazionali ormai vittime sacrificali per innati individualismi chiamate correnti.
Mellone si gioca la carta del consenso oltre le mura di Nardò. Scalpita, corre alla ricerca di consensi perchè la sua è un ambizione che nasce dal basso e punta in alto, molto in alto. Un giovane Icaro che a tutti i costi vuol fuggire da schemi precostituiti e planare a Roma?…
Dieci punti racchiudono la sua idea di ultra_politica (termine fresco di conio melloniano per definire oltre l’antipolitica) con forti richiami alla carta costituzionale, salvacondotto che dovrebbe garantirli credibilità e celare la sua natura di destra mai negata e orgogliosa di “plasmarla” a sua immagine; ma per noi attenti osservatori non sfugge come le sue idee dettate da una presunta democrazia partecipata oggi si racchiudono nel governo della città nella sua personale giunta comunale, dove il governo di pochi ha in mano il destino di una comunità.
Spergiura Mellone che la sua idea di attecchire nel Salento è l’unica ragione della sua propaganda alla ricerca di consensi, come ha dichiarato ai microfoni di Telerama. Sarà vero?
Intanto i mesi corrono veloci dove la politica nazionale lubrifica e prepara le prossime elezioni… e Mellone cosa farà? Resterà a guardare mentre un’occasione ghiotta sarà a portata di mano ? Ovviamente ci crediamo poco conoscendo il suo innato concetto trasversale e da oggi ,della sua Ultra_Politica ….
https://youtu.be/NpX-IcPxc8o