Clima sempre più infuocato tra governo spagnolo e la Catalogna dopo la destituzione di Puigdemont. In un lungo editoraile sul quotidiano El Punt-Avui,” il vice presidente del governo catalano destituito da Madrid Oriol Junqueras sottolinea con forza che “Carles Puigdemont è e resterà il presidente del paese e Carme Forcadell è e resterà la presidente del parlamento, tutto ciò almeno fino a quando i cittadini decideranno altrimenti con elezioni libere”. Junqueras denuncia come sia in atto un “colpo di Stato contro la Catalogna”.
I quotidiani belgi intanto – riportando le parole di Theo Francken, segretario di Stato per l’asilo e la migrazione – rivelano che Puigdemont potrebbe chiedere asilo al Belgio. Una scelta naturale – come ricorda il politologo Bart Maddens dell’Università Cattolica di Lovanio, “data la vicinanza mostrata dal governo alle forze indipendentiste della Catalogna”.
Unionisti in piazza a Barcellona Sono 300mila i manifestanti che sfilano al corteo degli unionisti a Barcellona contro l’indipendenza della Catalogna, secondo un tweet della polizia urbana. Lo scrive El Pais.
Poco prima gli organizzatori hanno detto che i manifestanti sono oltre un milione. Una simile manifestazione si è tenuta ieri a Madrid nella quale hanno preso parte diverse migliaia di persone. Ieri il governo spagnolo ha formalizzato nella Gazzetta ufficiale la rimozione del Presidente della Catalogna, Carles Puigdemont e del Govern, lo scioglimento del Parlament, la convocazione di elezione il 21 dicembre e il licenziamento in massa di oltre 150 alti funzionari catalani. Il Premier spagnolo Mariano Rajoy ha assunto competenze e poteri di Puigdemont, e li ha delegati alla vicepremier Soraya Saenz De Santamaria.