Nardò, 6 febbraio _ Arriva a circa 2 kg il peso medio del materiale pubblicitario cartaceo che ogni mese finisce nelle case dei neretini, secondo una stima fatta da Bianco Igiene Ambientale con lo scopo di far emergere l’impatto di tale fenomeno. Nella migliore delle ipotesi, questo materiale finisce nelle cassette postali, ma il più delle volte viene abbandonato per terra o sull’uscio delle abitazioni e conseguentemente nell’ambiente. Un calcolo che rende di fondamentale importanza trattare e gestire nel migliore dei modi questo materiale, sia da parte dei distributori che dei cittadini, affinché possa svolgere la sua funzione informativa e non impattare in maniera negativa sull’ambiente.

È dovere di ogni famiglia, quindi, raccogliere volantini e fogli di ogni tipo e gettarli nel bidoncino per la raccolta della carta quando non servono più. A ciò deve affiancarsi una particolare cura dei distributori che non dovrebbero eccedere nel depositare i volantini nelle verande, sull’uscio o nelle cassette postali già piene di abitazioni evidentemente inutilizzate. Basta, infatti, un po’ di vento perché poi i volantini siano dispersi sulla sede stradale e quindi nell’ambiente circostante. Una conseguenza non irrilevante se si moltiplicano i 2 kg medi di carta mensile per le migliaia di abitazioni chiuse e inutilizzate del centro urbano.

Non è solo una questione di semplice buon senso, ma anche di regole e di divieti. È in vigore infatti una ordinanza (la n. 399 del 2015, che richiama e amplia una precedente ordinanza, la n. 320 del 2007) che, a parte le deroghe in casi straordinari, vieta su tutto il territorio comunale il lancio e l’abbandono di materiale pubblicitario, nonché la distribuzione sulle porte d’accesso, sugli usci e negli androni esterni delle abitazioni, sul lunotto o parabrezza delle automobili, infine la consegna a mano ai conducenti e passeggeri delle automobili. La stessa ordinanza chiarisce che la distribuzione è consentita unicamente nelle cassette postali o a ciò predisposte oppure tramite consegna a mano direttamente nelle abitazioni. Ai trasgressori viene applicata una sanzione da 100 a 500 euro per le aziende commissionarie e da 25 a 500 euro per l’incaricato della distribuzione, in entrambi i casi oltre alle spese per il ripristino dei luoghi.

“Questo problema particolare – evidenzia l’assessore all’Ambiente Mino Natalizioci insegna che, ognuno per la sua parte, con piccoli gesti, può contribuire a migliorare il decoro urbano della città. Quasi sempre basta un po’ di buon senso, soprattutto da parte di coloro che diffondono il materiale pubblicitario i quali, ad esempio, quando trovano gli ingressi delle case sommersi dalla carte, fanno finta di niente e aggiungono altro materiale. Dovrebbe bastare la cultura del rispetto dell’ambiente, ma quando non basta c’è una ordinanza che invito tutti a rispettare perché non saremo più tolleranti come siamo stati sino ad oggi”.

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