Bari,30 marzo_“L’agricoltura pugliese vive un dramma epocale. Dall’assessore Di Gioia continuiamo a sentire tante belle parole, ma è necessario rispondere con i fatti al grido di dolore sollevato dall’intero settore”. Così il capogruppo del M5S Cristian Casili che prosegue: “L’impasse che sta interessando il Psr pugliese che vale 1,6 miliardi di euro ha praticamente immobilizzato gli investimenti di centinaia di aziende, molte delle quali costrette a ricorrere ai Tar. A ciò si aggiunge la disperazione del comparto olivicolo che, in provincia di Lecce, ha visto un crollo vertiginoso delle produzioni e un abbandono sempre più consistente delle campagne.

Un’intera filiera olivicola compromessa – incalza – che ha comportato la chiusura di diversi frantoi e la perdita di migliaia di posti di lavoro. Una situazione diventata ormai insostenibile, ma che Emiliano e la sua giunta continuano a sottovalutare, guardando dalla finestra il susseguirsi degli eventi”.

Per Casili per risollevare il settore olivicolo non sono sufficienti le ultime misure 4.1c e 5.2 del PSR a sostegno delle aziende olivicole in zona infetta, che interesseranno numero esiguo di aziende.

“Oggi – continua il vicepresidente della Commissione Ambiente – quello che serve è avere le idee chiare per il futuro partendo dall’analisi di uno scenario utile a contestualizzare gli interventi proposti. La portata di questa malattia che sta causando il disseccamento dei nostri ulivi purtroppo coinvolgerà un territorio sempre più ampio. Lo avevamo annunciato da tempo. E se da una parte le strategie di contenimento serviranno solo a rallentarne la progressione più a nord, nelle zone compromesse occorre far ripartire urgentemente la nostra olivicoltura.

I tempi sono maturi: dopo la modifica della decisione di esecuzione è oggi compito del Governo nazionale e della Regione Puglia far in modo che, a stretto giro e senza alcun appesantimento burocratico, si possa procedere al reimpianto delle cultivar ritenute idonee nel pieno rispetto delle esigenze pedoclimatiche del Salento. Se partiamo per tempo potremo affinare le tecniche di coltivazione in asciutto, viste le crisi idriche degli ultimi anni, la scarsità d’acqua e la salinizzazione delle nostre falde.

Affinare le tecniche di aridocoltura, è la “conditio sine qua non” per garantire un futuro ai nostri agricoltori. Una programmazione, quella a cui deve dar vita il governo, che deve tener conto delle aree marginali con roccia affiorante dove è possibile intervenire solo con interventi di rimboschimento.

Partire per tempo vuol dire anche studiare il germoplasma locale e riprodurre fra qualche anno piante autoctone in grado di rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici in atto. Nel frattempo la ricerca farà il suo corso e i risultati che ci fornirà ci permetteranno di fare maggiore profilassi nelle aree indenni salvaguardando il nostro patrimonio olivicolo. Bisogna intervenire subito – conclude Casili – e dare risposte concrete ai nostri agricoltori”.

Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy. Puoi liberamente fornire, rifiutare o revocare il tuo consenso senza incorrere in limitazioni sostanziali e modificare le tue preferenze relative agli annunci pubblicitari in qualsiasi momento accedendo al pannello delle preferenze pubblicitarie. Dichiari di accettare l'utilizzo di cookie o altri identificatori ovvero di accettare le eventuali preferenze che hai selezionato, cliccando sul pulsante accetta o chiudendo questa informativa. maggiori informazioni

COOKIE POLICY

Questo sito utilizza i Cookies piccoli file di testo che vengono depositati sul vostro computer per ricordare le attività e le preferenze scelte da voi e dal vostro browser.

In generale, i cookie vengono utilizzati per mantenere le preferenze dell’utente, memorizzano le informazioni per cose come carrelli della spesa e forniscono dati di monitoraggio anonimi per applicazioni di terze parti come Google Analytics. Tuttavia è possibile disabilitare i cookie direttamente dal browser così come indicato di seguito.

Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" acconsenti al loro utilizzo.

Microsoft Internet Explorer
1. Selezionare “Strumenti” dalla barra delle applicazioni principale, quindi ‘Opzioni Internet’
2. Cliccare sulla scheda ‘Privacy’
3. Scegliere il livello di sicurezza dei cookie


Firefox
1. Selezionare “Strumenti” dalla barra delle applicazioni principale e in seguito “Opzioni”
2. Cliccare sulla scheda ‘Privacy’
3. Nella sezione “Cookie” deselezionare la casella “Accetta i cookie dai siti”


Google Chrome
1. Cliccare sull’icona della chiave e selezionare “Impostazioni”
2. Cliccare sul link “Mostra impostazioni avanzate”
3. Cliccare sul pulsante “Impostazioni dei contenuti” sotto ‘Privacy’
4. Modificare l’impostazione dei cookie: ‘Impedisci ai siti di impostare dati’
5. Cliccare sul pulsante ‘OK’


Opera
1. Selezionare “Impostazioni” nella barra delle applicazioni principale e selezionare “Preferenze”
2. Cliccare su ‘Avanzate’ e selezionare “Cookie”
3. Cliccare su ‘Non accettare mai i cookie’
4. Cliccare ‘OK’


Safari
1. Cliccare il pulsante ‘Strumenti’ dalla barra principale e selezionare “Preferenze”
2. Cliccare ‘Sicurezza’
3. Nella sezione ‘Accetta Cookie “, cliccare su ‘Mai ‘
4. Chiudere la finestra


Se il vostro Browser non è presente in questa pagina è possibile consultare il sito aboutcookies.org, che offre una guida per tutti i browser moderni.

Chiudi