Lecce, 2 febbraio_E’ sconcertante che i fittiani e gli azzurri attacchino Andare Oltre – Italia sulla questione ASI, il consorzio per lo sviluppo industriale, confondendo il piano politico con le azioni legittime e doverose dei primi cittadini, che da mesi chiedono chiarezza sulle attività del consorzio senza ricevere risposte.
“Una situazione non tollerabile – commenta #PippiMellone, leader di#AndareOltre e Sindaco di Nardò – ma evidentemente gli azzurro fittiani considerano l’Asi una questione di famiglia, personale. Un proprio orticello. Per noi, sia ben chiaro a tutti, l’Asi è uno strumento di crescita del territorio. A noi di Andare Oltre non interessa se un manager, un presidente, un direttore, sia di destra o di sinistra. Se uno è bravo lavora. Se non lo è va rispedito a casa sua. L’Asi è uno strumento per agire sullo sviluppo delle zone industriali. E le nostre zone industriali, come denunciano da sempre le associazioni di categoria, sono martoriate e inascoltate. Con noi è finita la pacchia per i poltronisti”.
Negli ultimi mesi, a fronte di un inatteso (e poco partecipativo) attivismo sul redditizio fronte dei #rifiuti, con iniziative tese all’installazione di nuovi impianti in tutto il Salento, Andare Oltre ha continuato a registrare una sostanziale indifferenza alle legittime richieste di informazioni sulle attività svolte e alle istanze dei territori. Per questa ragione la scelta del Sindaco Pippi Mellone non può essere letta come una guerra di poltrone.

Si tratta invece del diritto-dovere di un leader politico, che lavora per lo sviluppo del territorio salentino; si tratta del diritto dovere di un Sindaco che pretende chiarezza sulle attività e le strategie di sviluppo del territorio e che considera “le poltrone” dei banchi di lavoro da dove rilanciare l’economia e le politiche di attrazione degli investimenti… e non semplicemente caselle di un postificio per riciclare politici.
La decisione di decapitare i vertici dell’Asi è venuta dalla maggioranza assoluta dei sindaci, i quali hanno posizionamento politico variegato e sensibilità anche molto diverse. Archiviare la decisione come iniziativa politica è un falso. Siamo di fronte ad una legittima scelta dei primi cittadini, insoddisfatti dell’andamento dell’Asi e del comportamento dell’ex presidente.
“A margine di ciò – commenta Massimo Fragola – c’è l’importante questione delle elezioni amministrative a Lecce. É sconfortante che il blocco azzurrofittiano utilizzi ogni pretesto per disaggregare le forze alternative all’ex sindaco.

Così come avvenuto per le provinciali, attraverso un sottile gioco delle parti, gli azzurri e i fittiani, sempre più marginali ed isolati, applicano una strategia suicida, che sacrifica i rappresentanti politici locali come soldatini al fronte. Con una logica da vetusti feudatari – conclude il coordinatore provinciale di Andare Oltre – i signori delle segreterie tentano di applicare una sorta di Ius Primae Noctis, di diritto di prelazione, nella scelta del candidato sindaco. Quindi se ci sono alcuni che devono fare chiarezza.. sono proprio loro! D’altronde chi non ricorda la genesi della candidatura di centro destra alla provincia? Hanno trovato un agnello sacrificale destinato a perdere!

A quanto pare la storia si ripete, con una costante: osteggiando e mettendo veti contro Andare Oltre le segreterie azzurrofittiane hanno già perso la Presidenza della Provincia ed ora si dimostrano pronte a perdere anche Lecce, dove il nostro movimento è determinante.
“Andare Oltre – incalza Pippi Mellone – punta sulla qualità delle persone e delle idee. Non ha chiesto di entrare in circoli esclusivi, club e congreghe. É stato invitato a dei tavoli politici ed ha partecipato… ma senza l’individuazione di un metodo, di un programma e di un nome, non può firmare cambiali in bianco sulla pelle dei leccesi e dei salentini.

Oggi chi prima diceva d’averci cacciato dal cosiddetto centrodestra, manco fosse un recinto per politici ammansiti, e poi ha preso il telefono per invitarci ad un tavolo, spara parole in libertà senza dimostrare il dovuto rispetto per una forza politica che ha pari dignità ed è molto apprezzata dagli elettori. Forse non hanno ben chiaro che qui sta crescendo una nuova classe dirigente, che non ha bisogno di chiedere permesso alla vecchia guardia.

Andare Oltre è una palestra per giovani amministratori, un movimento sociale di base, dove i militanti hanno un ruolo determinante nelle scelte. A Lecce il quadro è in evoluzione e i militanti decideranno cosa fare e come essere in campo, con un ruolo di protagonista, come è accaduto a Nardò e Galatina.

Certo non può sfuggire a nessuno che esista, proprio in casa Andare Oltre Lecce, un ottimo profilo di candidato sindaco e che attorno a lui stia crescendo il consenso di altri gruppi, di movimenti e liberi cittadini, che ci hanno manifestato apprezzamento e determinazione.

Un gruppo di area civica, alternativo a tutti, che può trovare una guida giovane ma di esperienza, dal carattere tosto come piace ai leccesi, che risponde al nome di Massimo Fragola, un uomo che ha in mente una chiara idea di città e col quale possiamo essere in campo e vincere per porre finalmente fine alla Lecce delle buche, dei circoli ristretti e ridare vita alla Lecce dei leccesi”.

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