Nardò, 2 febbraio. Non le manda certamente a dire la Paola Mita, nella nuova veste di opposizione nel governo Mellone, al presidente del consiglio comunale, Andrea Giuranna.  A due mesi dal “divorzio politico” con Mellone, la loquacità della Mita rileva molti lati oscuri del suo “apparente” silenzio-assenso quando era tra gli scranni della maggioranza.

Due anni che hanno scritto pagine del governo melloniano dal 19 giugno 2016 al 31 ottobre 2018 ,data quest’ultima del suo “salto della quaglia” . Biennio dove l’allora opposizione (Siciliano,Falangone,My,Piccione e Marinaci) erano in prima linea a resistere al “rivoluzionario” Mellone.  Vibranti e sentiti dibattiti fra social,aule consiliari di un modus operandi Melloniano  , secondo loro, da “celodurismo” a fronte  di quel pressapochismo tanto caro alla vecchia politica che si ripropone.

Tre interventi in ordine cronologico per dare un senso alla querelle che dal 29 gennaio hanno coinvolto Lorenzo Siciliano, Andrea Giuranna e la replica della Paola Mita. (n.d.r)

Siciliano,Mita,Giuranna

(Facebook 2 febbraio 2019) Paola Mita: “L’ attacco personale e non politico qualifica chi lo fa” queste le parole con le quali il Presidente del Consiglio Comunale di Nardo’ inizia il suo lungo post su Facebook per ” ammonire” i consiglieri di “minoranza” come lui stesso definisce rei di aver chiesto durante le comunicazioni in Consiglio chiarimenti sui motivi che, sino ad oggi, non permettono ai consiglieri di “minoranza” di svolgere il proprio ruolo nel pieno rispetto del Regolamento.

Durante il suo monologo al di fuori consiglio comunale e quindi senza possibilita’ di replica come invece si sarebbe potuto fare se avesse espresso il suo pensiero nelle sedi opportune definisce la sottoscritta “personaggio” rea, sempre a sua dire di “detestare” Mellone affermazione falsa in quanto non ho mai detestato alcuna persona men che meno un sindaco che ho contribuito a rendere tale e con il quale ho condiviso due anni politici, mente sapendo di mentire il buon Giuranna perche’ se fosse vero cio’ che dice alla sottoscritta sarebbe ” convenuto” rimanere in maggioranza e non passare in “minoranza”. Non condividere un percorso non sempre significa detestare qualcuno ma semplicemente prendere posizioni diverse e decidere di andare ognuno per la propria strada per ragioni che non devo certo a spiegare al Presidente del Consiglio.

Nel suo lavoro il Presidente di Tutti ricorda che c’è un lavoro, il Suo, incontestabile per portare tutti i componenti dell’ assise a partecipare alle commissioni controllo e garanzia, quando ha svolto questo lavoro? Ho abbandonato la maggioranza di Mellone solo due mesi fa e personalmente non ricordo ne inviti a partecipare a riunioni per discutere di ciò ne altro ma solo ricordo di aver ricevuto alcuni “inviti” a non parteciparVi ( non da parte del Presidente di Tutti), non ricordo alcun invito a partecipare a riunioni al fatto dal Presidente di Tutti al quale io sia stata assente, solo comunicazioni per conferenze dei capigruppo alla quale, come sempre, ero presente.

Mi permetto di invitare il Presidente a svolgere il suo ruolo, quello di garante di Tutti, cosi come nell’ ultima parte del Consiglio Comunale ha svolto egregiamente il suo vice e di garantire il funzionamento del Consiglio Comunale le altre considerazioni quelle si, personali, che riguardano le mie scelte politiche non sono sue prerogative.

Un pò di umilta’ non guasterebbe, spero che questo clima da caccia alle streghe abbandoni una volta per tutte Palazzo di Città e si torni a lavorare, a svolgere il lavoro per il quale i cittadini pagano sia lui con la sua indennita’ che tutti i consiglieri comunali perchè ” sono in ballo gli interessi dei neretini, non le carriere politiche”.

Intervento del presidente del consiglio comunale : Andrea Giuranna (Facebook del 31 gennaio2019)

L’attacco, personale e non politico, qualifica chi lo fa.
Non ho risposto in aula, perché quello è il luogo per parlare delle esigenze e dei problemi della città e non per affrontare le frustrazioni personali di Lorenzo Siciliano.

Del resto, uno che riduce l’impegno politico a una questione di indennità, sta combattendo una battaglia privata con le mortificazioni dovute al fatto di non conoscere sacrifici e ambizioni professionali.

Ricevo lezioni da lui e da personaggi come Giancarlo Marinaci, che al mio primo giorno da presidente mi ha chiesto di reinterpretare il regolamento per creare un gruppo consiliare su misura; come Paola Mita, che per calcolo politico ha scoperto all’improvviso di detestare Mellone dopo averlo sostenuto per due anni; come Daniele Piccione, che con le sue intemperanze (non solo verbali) sta mortificando il Consiglio.

Mi limito a ricordare che c’è un lavoro incontestabile che ho fatto per portare tutti i componenti dell’assise a sedere nella commissione controllo e garanzia.
Ci sono riunioni che ho promosso nell’interesse di tutti i consiglieri, a cui loro non hanno mai partecipato.
Ci sono mozioni che pretendono di portare in aula che concernono, ad esempio, lo scuolabus a Boncore, che circola serenamente da due anni.
C’è “Un albero per ogni nato” oppure gli orti sociali, che l’amministrazione ha portato avanti su iniziativa di Siciliano.

I consiglieri di minoranza devono convincersi che qui sono in ballo gli interessi dei neretini, non le loro carriere politiche.
Io, da presidente, faccio il garante di tutti e mi confronto con chi ne ha voglia.
Aspetto ognuno di loro, li ho invitati ripetutamente, anche se dietro la mia porta non ci sono gli smartphone per le dirette su Facebook.

Andrea Giuranna
Presidente del Consiglio comunale

Intervento di Lorenzo Siciliano (Nardò,consiglio comunale del 29 gennaio 2019)

Grazie Presidente, intervengo a nome dei Consiglieri di opposizione per manifestare, ancora una volta, tutto il nostro disappunto rispetto ad una guida di questa assise assolutamente inadeguata. Ancora una volta assistiamo ad un Consiglio Comunale in cui altro non si fa che ratificare delle decisioni assunte dal Sindaco e dalla sua Giunta. Ancora una volta assistiamo alla conduzione della macchina istituzionale di questo Comune come se fosse roba propria, roba privata di cui poter disporre e della quale poter fare e disfare a proprio piacimento. Oggi, Presidente, noi non siamo qui per sollecitarla, come avvenuto per mesi, al rispetto del ruolo che ricopre, ma per porgerle una domanda che è la seguente: perché da Presidente del Consiglio Comunale lei viola le regole interne all’ente comunale e le leggi nazionali che disciplinano il suo ruolo? Qui è ormai di tutta evidenza che lei non è, e mai è stato il garante del Consiglio tutto, ma del Sindaco e delle sue indicazioni. Noi una risposta ce l’abbiamo a questa domanda: lei vìola le regole, non rispetta il regolamento e calpesta il diritto d’iniziativa dei consiglieri comunali di opposizione perché ha paura. Paura di essere cacciato, di perdere poltrona e stipendio qualora, mai, le venisse uno scatto d’orgoglio nell’affermare: “Io da Presidente rispetto tutti e a tutti garantisco lo svolgimento delle loro funzioni stabilite da Statuto, Tuel e regolamento del consiglio comunale”. Invece preferisce restare in ostaggio delle tirate di orecchie da parte di chi ha scambiato questo Comune come proprio appartamento privato. Lei, con le sue continue prese in giro in sede di conferenza dei capigruppo, con i suoi continui rinvii altro non fa che prendere in giro se stesso, oltre che umiliare l’onorabilità dell’incarico che ricopre. Voglio ricordarle che in quest’aula non sono mai giunte in discussione mozioni e proposte di delibera dei Consiglieri di opposizione presentate dal 2016 ad oggi. Gliene ricordo alcune: Mozione per l’utilizzo di prodotti alimentari biologici e a Km 0 da parte dell’azienda aggiudicataria del servizio di mensa scolastica con contestuale esclusione di cibi contenenti olio di palma, presentata in data 08/11/2016. Mozione con richiesta di ripristino di 2 postazioni commerciali soppresse con Delibera di Consiglio Comunale n. 90 del 18/11/2016, presentata in data 02/12/2016. Mozione per l’istituzione di un dispensario farmaceutico in località Boncore, presentata in data 15/12/2017. Mozione di sostegno alla “Legge Ius Soli” presentata in data 20/12/2017. Mozione per l’adesione alla “Giornata nazionale del dono” presentata in data 16/01/2018.

Delle interrogazioni neppure a parlarne. L’anno dopo discutiamo quelle dell’anno prima. Interrogazioni su problemi atavici della Città che lei chiude nel cassetto fino a quando non le viene dato il via libera, mentre il regolamento prevede la discussione nel primo consiglio comunale utile subito dopo la data di presentazione. Siamo ancora in attesa di vedere convocate le commissioni da noi richieste, anch’esse su questioni di fondamentale importanza per il nostro territorio.
Concludo dicendo che noi non siamo qui a chiedere una concessione, ma a pretendere la garanzia dell’esercizio di un diritto democratico che voi calpestate pensando di metterci a tacere. Questa deriva autoritaria vi si ritorcerà contro, perché potete anche mettere il bastone tra le ruote alla nostra attività consiliare, ma non al voto popolare che vi rispedirà a casa

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