Nardò,29 marzo_ Un consiglio comunale, quello del 28 marzo 2019, scoppiettante della durata di quattro ore . Tempo interminabile per riconfermare come la massima assise comunale sia diventata, ormai, una sfida a suon di sberle verbali che fioccano da ambo le barricate tra maggioranza e minoranza. Una minoranza che sta palesemente perdendo terreno e non riesce proprio a capacitarsi nel seguire una linea comune “armata” di dati, numeri tali da raccogliere consenso.

Si perdono di loro in modo quasi imbarazzante per chi vorrebbe assistere ad un dibattito forbito, acuto da pressing , finalizzato a mettere in seria difficoltà i loro  antagonisti al governo. In questa pantomima dove la provocazione verbale e non verbale è testimoniata da immagini difficilmente occultabili, si assiste a un dibattito dove si tracima nel personale perdendo di vista le ragioni serie del dibattito a tema.

Ovviamente la maggioranza in questa ennesima dimostrazione di forza non è stata da meno. Il consueto sentito , vibrante intervento del primo cittadino attorniato ,nel consenso, non solo dal suo staff di governo con maggioranza annessa che annuiva ad ogni frase del loro team leader ma anche da una claque, tra gli spettatori, in manifesta adulazione, vano ogni tentativo del presidente del consiglio di arginarlo,  che applaudiva all’unisono  ad ogni acuto del primo cittadino.

Primo cittadino che si è reso protagonista di un assolo con parole molto sentite  e vibranti a quanto pare  a dire del consigliere Siciliano,destinatario del presunto anatema politico, riconducibili a un futuro contenzioso nelle opportune sedi.

E i temi all’ordine del giorno che fine hanno fatto? Come da copione il voto unanime della maggioranza non lascia ,da tre anni, margine di tentennamenti all’avanzata del pragmatismo melloniano. Quasi a sospettare che forse,forse visto come le copiose delibere di giunta siano la prova provata del modus operandi di questo attuale governo,  farebbe risparmiare a noi cittadini paganti le spese per “maloxx, gastrosil,penetrill e  affini”.

Dove si è visto mai dei rappresentati di un elettorato perdersi nei meandri delle parole scritte tanto da non comprendere un regolamento, una delibera di giunta o le intenzioni di un programma elettorale della fazione opposta senza trovare punti di leva o piedi di porco, fate vobis, tali da impensierire i loro antagonisti?

E la massima espressione di democrazia partecipata da consumarsi nei consigli comunali?

 Pagheremo l’annunciato salasso della TARI senza sapere di chi è la colpa?

Previa  concertazione tra governo e associazioni /residenti del centro storico  per l’attuazione del  nuovo regolamento ZTL è stata dipanata con la seguente approvazione?

A prova delle nostre semiserie opinioni in merito vi proponiamo la registrazione dell’ultimo consiglio comunale dove al netto delle petulanti e inutili polemiche anche questa volta Mellone e Co a riportato a caso un’ennesima vittoria … Come dire tanto rumore per nulla? … a quanto pare !