Lecce,8 aprile_ di Veronica Valente_lecceprima- Era la prima volta che una sentenza aveva riconosciuto il reato di riduzione in schiavitù. Ma questa sentenza è stata ribaltata nel processo di secondo grado terminato oggi con un verdetto di assoluzione per undici imputati, accusati a vario titolo di aver fatto parte di un’associazione per delinquere che avrebbe lucrato sul sudore di braccianti provenienti dall’Africa, traditi dalla speranza di un futuro migliore.
La Corte d’Assise Appello di Lecce, presieduta dal giudice Vincenzo Scardia, ha assolto da queste accuse con la formula “perché il fatto non sussiste” e dal reato intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, perché non era previsto dalla legge come reato, gli imprenditori Pantaleo Latino, detto “Pantaluccio”, 61enne di Nardò, Livio Mandolfo, 52enne di Nardò e Giovanni Petrelli, 57enne di Carmiano, condannati in primo grado a 11 anni di reclusione, e Marcello Corvo, 61enne di Nardò, che di anni ne aveva rimediati tre.
Assolti anche gli imputati ritenuti caporali del sodalizio: Saber Ben Mahmoud Jelassi, detto “Sabr”, tunisino di 48 anni; Ben Abderrahma Jaouali Sahbi, 47 enne, Bilel Ben Aiaya Akremi, 33 enne; i cittadini sudanedi Saed Abdellah, detto Said, 32enne; Meki Adem, 57enne;Nizqr Tanjar, 40enne; il tunisino Tahar Ben Rhouma Mehadaoui detto Gullit, 45enne, e gli algerini Mohamed Yazid Ghachir, 50enne, Abdelmalceck Aibeche, 41enne.
La sentenza ha inoltre annullato per tutti gli imputati, a eccezione di Corvo e Aibeche, il decreto che dispone il giudizio per la genericità delle contestazioni relative al reato di estorsione e alle violazioni al testo unico sull’immigrazione, con la trasmissione degli atti al gup.
Rideterminata dai giudici inoltre la pena nei riguardi di: Jelassi e di Akremi: il primo a cinque anni e mezzo, più 1.500 euro di multa; il secondo a sei anni e 2mila di multa.
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.
A difendere gli imputati ci hanno pensato gli avvocati: Anna Sabato, Vincenzo Perrone, Luigi Corvaglia, Giuseppe Cozza, Valerio Spigarelli, Francesco Galluccio Mezio, Amilcare Tana, Mario De Lorenzis, Antonio Palumbo.
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