Il ricordo alimenta la memoria ,la ciclicità con cui l’uomo rinnova questa semplice azione nel difendere e alimentare azioni, parole di uomini o donne che hanno segnato il nostro tempo. È una sensazione agrodolce quella che si respira sabato sera nel chiostro di San Antonio alla presenza del fratello di Peppino Impastato, Giovanni. Appena poche ore prima in un anonima e sperduta via della zona industriale di Nardò l’amministrazione comunale ha dedicato una via a Peppino Impastato, una delle tante icone della dottrina del movimento civico Andare Oltre.
Una scelta dettata da una militanza politica senza perimetri con riferimenti ideologici che spaziano da destra a sinistra dove i valori , quelli veri, di una generazione del secolo scorso sono cardini saldi di chi oggi è chiamato ad amministrare una città anestetizzata. La presentazione del libro di Giovanni appare un cavillo, il tema centrale sono le parole i pensieri che vengono alla luce parlando di lotta contro la mafia.
La mafia lontana dagli stereotipi che la comunicazione di massa ci propina, quella, per intenderci, che entra nel cervello, nel tuo quotidiano spacciandosi per mera normalità. Giovanni non si risparmia a comunicare le sue sensazioni che da anni pesano sulle sue spalle, lo sguardo vigile di chi chiede partecipazione aiuto ad acculturare una generazione a cui è negato pensare.
Un impegno non di poco conto se le sue parole sono cariche di ricordi che richiamano senza attenuanti il pressapochismo di una classe politica incapace di debellare un male che è dentro il sistema e non è un anti sistema. Un grimaldello la missione di Giovanni. Scuole, convegni,libri che , in apparenza, rubano tempo ai suoi affetti, ai suoi cari alla sua vita di cittadino.
Un uomo che appare abbandonato ma è solo un illusione ottica ,è il presidente del consiglio comunale l’ing. Ettore Tollemeto a sottolineare con il suo intervento a conclusione di una serata apparentemente banale che Giovanni non è solo.
“Andare Oltre in questi anni ha avuto tre punti di riferimento, in fatto di legalità, importanti : Renata Fonte, Paolo Borsellino e Peppino Impastato. Noi teniamo molto al concetto di memoria… teniamo tre appuntamenti fissi nel corso dell’anno, portare un mazzo di fiori sul luogo dell’agguato di Renata; affiggere i manifesti nel giorno della ricorrenza dell’assassino di Peppino e una fiaccolata in onore del giudice Borsellino. Per me valgono di più i piccoli gesti dettati nel quotidiano… senza colori ne bandiere politiche …”
https://youtu.be/rqXNLwD7HUM