Nardò, 4 agosto _Difficile non immaginare una campagna elettorale per le amministrative 2021 logorroica e dai toni al limite di quel confronto democratico che dal 2016 è latitante fra gli scranni del governo cittadino, nell’agorà mediatiche in salsa nostrana  tanto cara ai leoni da tastiera e ai detrattori contro Mellone a prescindere, in veste ora di giustizialisti a prescindere, ora tuttologi del tanto al chilo per l’ilarità di argonauti onnivori di futilità partoriti a comando. Se da un lato Mellone nel suo evidente pragmatismo sta dimostrando con l’aiutino di Michele e di quella visione da ultra politica che mezzo Salento ci invidia, come  una città può diventare bella non solo a parole. Un opposizione anche in questo consiglio comunale legata a doppio filo al solo copione che da quattro anni a questa parte sa proporre e che forse non ha presa in mordente per un elettorato che al netto dei balzelli condivide i cambiamenti, ovviamente non kopernicani  … (n.d.r) 

Dopo un paio di riunioni in videoconferenza (ad aprile e giugno), causa Covid19, il Consiglio comunale ieri sera è tornato a riunirsi nell’aula “Renata Fonte” del castello, seppur con le prescrizioni imposte dalle norme anti-contagio e quindi con la sala chiusa al pubblico (ma i lavori sono andati in diretta streaming sul canale Youtube dell’ente), con consiglieri, componenti della giunta e funzionari in mascherina e a distanza di sicurezza.
Tra le altre cose, l’assise – con 16 voti a favore – ha approvato il bilancio di previsione 2020/2022, lo strumento di pianificazione economica e di programmazione politica dell’ente. L’emergenza sanitaria, come per tutti i Comuni italiani, ha costretto a spostare di qualche mese l’approvazione del bilancio, che è arrivata comunque ampiamente in anticipo rispetto alla nuova scadenza (30 settembre) fissata per legge nel quadro dei provvedimenti che governo e parlamento hanno adottato per gli enti locali in ragione della emergenza stessa. Ciò al fine di consentire ai vari settori di programmare il lavoro potendo contare su un quadro certo e definito di risorse e quindi alla “macchina” amministrativa di muoversi nel migliore dei modi. Il Consiglio ha approvato il bilancio e i documenti collegati (piano triennale dei Lavori Pubblici, documento unico di programmazione).

Gianpiero Lupo

“Il Consiglio – ha detto il sindaco Pippi Mellone – ha approvato il bilancio e dato alla città lo strumento per programmare e lavorare al meglio. Una città che sta cambiando e crescendo a vista d’occhio, come testimoniano gli attestati di stima quotidiani dei nostri concittadini. Ancora una volta, nonostante la pandemia, abbiamo dato una prova eccellente in termini di capacità gestionale, la prova certamente più difficile dopo i difficili mesi di lockdown. Dall’altra parte lo spettacolo misero di una opposizione che riesce a votare contro e a fare polemica perfino su opere come l’Urban Park, le piste ciclabili, l’Antoniano riqualificato come centro per le persone autistiche, l’asfalto su 21 strade, addirittura i fondi per l’adeguamento post-Covid delle scuole. Un gruppetto di irresponsabili nemici della città all’ultima, triste, presenza sul palcoscenico”. 
“È un bilancio – ha spiegato in aula l’assessore al Bilancio Gianpiero Lupo – che ha una forte componente sociale, per tutto quello che l’ente e la città hanno dovuto affrontare con il lockdown, con tantissime famiglie che si sono ritrovate dalla sera alla mattina senza reddito e altre forme di sostentamento. È un bilancio a servizio della città, una città provata che ha reagito, che non ha lasciato indietro chi è stato in difficoltà e che ringraziamo. Da un punto di vista tecnico, inevitabilmente abbiamo dovuto far fronte a minori entrate (Tosap, imposta di soggiorno) e a un flusso di cassa più contenuto che tuttavia non ci hanno impedito di arrivare a un bilancio sano, che ha addirittura un avanzo di amministrazione e che ci ha permesso anche di fare gli anticipi di cassa, poi reintegrati da fondi regionali e statali, per l’emissione di buoni alimentari per 1300 famiglie nel momento più duro del lockdown”.

 

L’Opposizione non  le manda a dire sul voto negativo espresso per il bilancio di previsione queste le dichiarazioni rilasciate sul profilo FB del consigliere di minoranza Lorenzo Siciliano (PD) : 

“Ore 23.16. Dopo sei ore termina il Consiglio Comunale per l’approvazione del bilancio di previsione, lo strumento – per intenderci – con il quale il Comune decide cosa fare con i soldi dei cittadini. Dalle tasse agli investimenti sui diversi settori.

Abbiamo avuto la drammatica conferma di quanto avevamo già preannunciato alla comunità: sul fronte della tassazione Comunale Mellone e i suoi hanno scelto di mantenere al massimo consentito dalla legge le aliquote IMU ed IRPEF. Recependo (per legge dello Stato) ciò che è contenuto nel decreto rilancio in merito ai differimenti dei termini di pagamento di TOSAP ed ICP. In buona sostanza, nonostante la legge di bilancio 2019 prevede espressamente la possibilità per i Comuni di ridurre la tassazione, questa gente non ha mosso un dito per offrire anche mezza boccata di ossigeno alle famiglie, ai commercianti, alle imprese della Città.

Lorenzo Siciliano (PD) consigliere di minoranza governo Mellone

Ma, badate bene, il dato più squalificante ed evidentemente chiaro di quanto questi signori si siano presi gioco dei neretini è contenuto in un rigo piccolo piccolo di una delle centinaia di pagine del bilancio, che abbiamo studiato e analizzato scoprendo ciò per il quale, anche su questo aspetto, siamo stati facili profeti: LA TASSA SULLA SPAZZATURA SUBIRÀ UN ULTERIORE AUMENTO NEL 2021 per un importo pari a 422.064 euro che verranno spalmati sulle bollette dei neretini.

Ma non finisce qui: se leggete il documento unico di programmazione che Mellone e i suoi 15 sodali hanno approvato questa sera vi mettereste le mani nei capelli anche se foste i loro più accecati fans. Questo documento – che dovrebbe essere un atto ufficiale del Comune – è a tutti gli effetti un libro dei sogni: si parla di AMPLIAMENTO DEI SERVIZI SANITARI NELL’EX OSPEDALE DI NARDÒ, DI MESSA IN SICUREZZA DELLA DISCARICA DI CASTELLINO, DI BONIFICA DEL TORRENTE ASSO e tante altre barzellette che si fa fatica a comprendere se siano state scritte in stato sobrio o meno.

Ovviamente abbiamo votato contro queste miserevoli menzogne, contro queste prese in giro che hanno persino messo nero su bianco, contro questa sciatteria amministrativa, contro il peggior Sindaco della storia di Nardò, che questa sera piuttosto che giustificarsi di fronte alla Città, chiedendo scusa per aver tradito la fiducia dei neretini, chiedendo scusa per aver raggirato questa comunità garantendo che con la sua elezione la tassazione sarebbe stata drasticamente ridotta, ha preferito vomitare ancora offese contro di noi, ancora offese contro la verità, ancora offese contro l’intelligenza dei neretini liberi!

Mentre andavamo via un Consigliere di maggioranza mi ha detto: chi ve lo fa fare? Ce lo fa fare il bisogno di verità, la voglia di lottare per il giusto, la battaglia per smascherare questi personaggi che della denigrazione, del falso, della menzogna per trarne profitto hanno fatto le loro migliori armi di sopravvivenza, per garantirsi poltrona e stipendio.

Resistiamo, il prossimo anno li mandiamo a casa!”

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