Nardò, 29 agosto _ Sta facendo il giro d’Italia la trovata del sindaco Mellone di far decollare gli idrovolanti dallo spazio antistante il Giardino della Memoria a Santa Maria al Bagno. Per adesso però a decollare sono le risate di una nazione che ci ride dietro ogni volta che il sindaco ne spara una. Nardò possiede oltre venti chilometri di costa eppure Mellone e soci individuano per i loro viavai aerei proprio lo specchio d’acqua davanti al Giardino della Memoria, a pochi metri da quel Museo che racconta la meravigliosa storia d’accoglienza ai profughi ebrei da parte dei neretini, negli anni Quaranta del secolo scorso. Una soluzione persino peggiore della precedente: inizialmente l’amministrazione comunale aveva infatti previsto come scalo per gli idrovolanti la litoranea Santa Maria-Santa Caterina, precisamente all’altezza del Pizzo dell’Aspide (nei pressi dell’Hotel Riviera).

Comiche anche le argomentazioni con cui Mellone, dopo le polemiche, prova a spiegare che Museo e Giardino della Memoria verrebbero addirittura “valorizzati” dalla presenza degli idrovolanti. Certo, come no: non avete mai sentito parlare di valorizzazione dei musei attraverso gli idrovolanti? Sembra una barzelletta ma a Nardò queste corbellerie vengono addirittura veicolate con dichiarazioni ufficiali. Tralasciando un attimo l’aspetto simbolico legato al Museo e al Giardino della Memoria, va detto che in Italia progetti simili a quello “pensato” (si fa per dire) dall’amministrazione comunale di Nardò si sono rivelati anacronistici e non adatti nemmeno per quel turismo d’élite a cui sembrerebbero rivolti. Ricordo poi che il Giardino della Memoria davanti al quale sorgerebbe lo scalo per gli idrovolanti è stato realizzato dalla famiglia Congedo, che a proprie spese e senza alcun costo per il Comune ha provveduto alla piantumazione di specie arboree, piante e targhe commemorative, dimostrando così la sua gratitudine alla nostra città. Una famiglia che oggi è stata insultata e derisa proprio dal sindaco Mellone, il quale parla – anzi, straparla – di presunti interessi privati attorno a questa vicenda di Pierluigi Congedo, stimatissimo docente presso l’Università Luiss “Guido Carli” di Roma e ideatore del Giardino della Memoria. Congedo è “colpevole” di non condividere affatto l’idea di Mellone di trasformare un luogo di storia, cultura e riflessione in una biglietteria per Corfù. Una “colpa” che è anche la mia e quella di tantissimi cittadini, neretini e non solo.

Lorenzo Siciliano

Consigliere Comunale Partito Democratico – Nardò    

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