Dalla riunione del Consiglio comunale del 13 dicembre 2021  arriva l’ok alla proposta di riperimetrazione dell’Area Marina Protetta “Porto Cesareo”, che dunque si avvia ad accogliere sotto il suo “ombrello” di tutela anche il tratto di mare antistante il parco naturale regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano. La proposta di ampliamento, già deliberata dal Comune di Porto Cesareo, sarà ora oggetto di istruttoria tecnica da parte del Ministero della Transizione Ecologica.Un momento storico maturato dopo lunghi anni di confronto tecnico, politico e istituzionale e di mancati accordi, scaturiti dall’iniziale contrarietà del Comune cesarino alla richiesta di riperimetrazione, formulata per la prima volta nel 2006. La riserva marina, dunque, includerà a breve un ulteriore tratto di costa jonica i cui fondali hanno un grande valore naturalistico e necessitano di misure di tutela adeguate. L’AMP “Porto Cesareo”, così ampliata, potrà contare inoltre sul supporto tecnico e scientifico di un importante ente di ricerca, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, uno dei più importanti nei settori della biologia marina e dell’ecologia, che dal 1872 svolge ricerca avanzata nell’ambito della biologia appunto e della evoluzione degli organismi marini. La Stazione Zoologica rileverà le quote di partecipazione della Provincia di Lecce e il suo ingresso nell’AMP è una novità dal significativo valore scientifico per l’esistenza e l’attività della stessa AMP.  Cosa cambia in concreto? In generale, aumenta il livello di tutela del tratto di mare interessato dall’ampliamento, dal momento che saranno protetti gli habitat dai danni della pesca distruttiva e quindi saranno garantite le specie e la loro capacità riproduttiva (aumentando le possibilità di pesca nei limitrofi siti dove è consentita). Non è superfluo ricordare che queste zone ad alta biodiversità aumentano il livello di resilienza degli ecosistemi e quindi contrastano al meglio le conseguenze delle attività antropiche e dei cambiamenti climatici.“Siamo vicinissimi – ha detto in aula l’assessore con delega ai Parchi e alle Aree protette Andrea Giuranna – alla conclusione dell’iter di riperimetrazione dell’area marina protetta che non si fermerà a Torre Inserraglio, ma abbraccerà la nostra costa fino alla Torre dell’Alto. Ciò significa far rientrare sotto la sua tutela altri cinquemila ettari di mare. In questo modo saranno garantiti ad una fetta più ampia del nostro territorio importanti benefici di sostenibilità ambientale, oltre alla possibilità di acquisire ulteriori finanziamenti. È un risultato storico per il quale ringrazio il sindaco Pippi Mellone, il mio predecessore Mino Natalizio e la sindaca di Porto Cesareo Silvia Tarantino per l’ennesima dimostrazione di cooperazione e interesse a tutela dei nostri paesaggi. Inutile dirvi che non muterà la competenza sui territori. Portoselvaggio è e resterà il nostro parco per il quale stiamo lavorando tanto”.L’area marina protetta “Porto Cesareo” è stata istituita nel 1997 e la sua gestione è stata affidata a un consorzio composto dai Comuni di Porto Cesareo e Nardò e dalla Provincia di Lecce. Si estende attualmente per quasi 17mila ettari di mare e 32 km di costa, tra Punta Prosciutto e Torre Inserraglio (litorale tra Porto Cesareo e Nardò). Sui fondali dell’area marina sono stati mappati oltre 15 habitat differenti, con un elevatissimo grado di rappresentatività dei popolamenti sommersi del Mediterraneo. Nell’AMP, inoltre, ricadono tre siti SIC marini. Di notevole pregio ambientale anche l’entroterra, su cui insiste il Parco di Portoselvaggio e Palude del Capitano. Finalità dell’AMP sono la protezione dell’ambiente marino, la promozione di uno sviluppo socio-eco-compatibile, la realizzazione di progetti di educazione ambientale rivolti a tutte le categorie di portatori di interesse, la promozione e realizzazione di progetti di ricerca scientifica. Il procedimento per la riperimetrazione è iniziato nel 2006, a seguito di una richiesta inviata dal Comune di Nardò al Ministero dell’Ambiente, ed è proseguita con i vari passaggi previsti dalla istruttoria tecnica e scientifica.Il Consiglio ha anche proceduto alla nomina dei componenti delle sette commissioni consiliari. Della I commissione (Lavori pubblici, Verde pubblico, Problematiche della casa) fanno parte i consiglieri Massimo Dito, Pierluigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Gabriele Mangione, Alberto Gatto, Lucio Margarito, Lelè Manieri, Giuseppe Verardi, Anna Lisa Cuppone, Carlo Benegiamo, Paolo Maccagnano, Daniele Piccione, Carlo Falangone, Mino Frasca. Della II commissione (Urbanistica, Assetto del territorio, PRG, Ambiente e Igiene, Servizi ecologici, Edlizia residenziale pubblica) fanno parte Massimo Dito, Pierluigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Gabriele Mangione, Daniela Bove, Pierpaolo Giuri, Alessandra Prete, Augusto Greco, Simona D’Ambrogio, Carlo Benegiamo, Paolo Maccagnano, Lorenzo Siciliano, Carlo Falangone, Mino Frasca. Della III commissione (Personale, Affari generali, Contenzioso, Quartieri e decentramento, Polizia urbana e amministrativa, Diritti dei cittadini, Viabilità e traffico) fanno parte Massimo Dito, Francesco Plantera, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Alberto Gatto, Daniela Bove, Lucio Margarito, Lelè Manieri, Giuseppe Verardi, Anna Lisa Cuppone, Maria Giulia Manieri-Elia, Paolo Maccagnano, Daniele Piccione, Carlo Falangone, Mino Frasca. Della IV commissione (Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, Annona, Turismo, Trasporti) fanno parte Francesco Plantera, Pierluigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Gabriele Mangione, Daniela Bove, Pierpaolo Giuri, Alessandra Prete, Giuseppe Verardi, Simona D’Ambrogio, Maria Giulia Manieri-Elia, Paolo Maccagnano, Daniele Piccione, Carlo Falangone, Mino Frasca. Della V commissione (Sport, Tempo libero, Cultura, Spettacolo, Pubblica Istruzione, Politiche sociali e comunitarie, Servizi alla persona, Politiche sanitarie, Problematiche giovanili) fanno parte Francesco Plantera, Massimo Dito, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Gabriele Mangione, Alberto Gatto, Pierpaolo Giuri, Alessandra Prete, Augusto Greco, Simona D’Ambrogio, Maria Giulia Manieri-Elia, Paolo Maccagnano, Lorenzo Siciliano, Carlo Falangone, Mino Frasca. Della VI commissione (Bilancio e programmazione, Finanze, Tributi, Patrimonio ed economato, Servizi tecnologici e reti informatiche, Gestione servizi pubblici) fanno parte Francesco Plantera, Pierluigi Tarantino, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Alberto Gatto, Daniela Bove, Lucio Margarito, Lelè Manieri, Augusto Greco, Anna Lisa Cuppone, Carlo Benegiamo, Paolo Maccagnano, Lorenzo Siciliano, Carlo Falangone, Mino Frasca. Della VII commissione (Controllo e garanzia) fanno parte Francesco Plantera, Massimo Dito, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele, Alberto Gatto, Daniela Bove, Pierpaolo Giuri, Lelè Manieri, Augusto Greco, Simona D’Ambrogio, Maria Giulia Manieri-Elia, Paolo Maccagnano, Lorenzo Siciliano, Carlo Falangone, Mino Frasca. Con le quattro preferenze espresse dai consiglieri di minoranza Lorenzo Siciliano è stato eletto presidente della VII commissione.L’aula ha anche preso atto della nomina dei presidenti dei gruppi consiliari, che sono Francesco Plantera (Pippi Sindaco di tutti), Ettore Tollemeto (Andare Oltre), Gabriele Mangione (Liberi Popolari), Pierpaolo Giuri (Difendere Nardò), Alessandra Prete (Obiettivo Comune), Augusto Greco (Avanti Nardò), Simona D’Ambrogio (Movimento Politico Libra), Carlo Benegiamo (Nardò per Bene), Paolo Maccagnano (Noi X Nardò), Lorenzo Siciliano (Partito Democratico) Carlo Falangone (Futuro Comune), Mino Frasca (Forza Nardò).Tra i punti all’ordine del giorno anche la presa d’atto del Documento Preliminare alla Programmazione scolastica del Comune di Nardò e l’approvazione del Programma comunale per il Diritto allo Studio 2022.Infine, il Consiglio ha deliberato lo scioglimento anticipato della convenzione relativa alla costituzione di un’unica segreteria comunale tra il Comune di Nardò e il Comune di Taviano, come da richiesta del sindaco Giuseppe Tanisi. 

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