La Puglia guarda al futuro dell’istruzione e lo fa da Nardò, da cui parte una significativa riflessione su alcuni aspetti cruciali dell’istruzione e, in particolare, dell’istruzione professionale: possibili percorsi per un nuovo modello pedagogico di insegnamento e apprendimento particolarmente efficace, cioè il modello intergenerazionale; la necessità di un diploma professionale nell’indirizzo “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”, cioè un titolo che qualifichi l’allievo e lo identifichi come una precisa figura professionale,  che sia  efficacemente e “realmente” spendibile nel mondo del lavoro.
L’occasione è data da un incontro in programma domani, venerdì 27 maggio, alle ore 17:30 presso la sala “Capone” della sede comunale di via Falcone, sul tema Il modello intergenerazionale e la nuova istruzione professionale. Interverranno il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, la deputata Soave Alemanno, il presidente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione Francesco Scrima, il presidente nazionale del Cidi Giuseppe Bagni, l’assessore all’Istruzione della Regione Puglia Sebastiano Leo, oltre ai rappresentanti istituzionale della Provincia di Lecce e del Comune di Nardò e ad alcuni dirigenti scolastici. Relazioneranno la presidentessa della Rete Nazionale I.S.SAN.S Patrizia Sciarma, il presidente della Rete Regionale I.S.SAN.S e della Rete Professional…mente Luigi Melpignano, le autrici del libro Il Modello Intergenerazionale e la nuova Istruzione professionale. Quando la Puglia guarda al futuro Tiziana Liuzzi ed Emilia Formica. Modererà la presidentessa del Cidi Lecce Laura Liuzzi.
Al centro del confronto anche il libro Il Modello Intergenerazionale e la nuova Istruzione professionale. Quando la Puglia guarda al futuro di Tiziana Liuzzi ed Emilia Formica, che raccoglie i risultati del lavoro svolto dagli studenti e dai docenti di un istituto pugliese e una serie di esperienze e buone pratiche che evidenziano la grande capacità della scuola di rispondere a vecchie e nuove sfide. Gli obiettivi sono quelli di promuovere appunto un nuovo modello pedagogico di insegnamento/apprendimento, quello intergenerazionale, di orientare e qualificare sul territorio figure di operatori e tecnici di un settore oggi più che mai importante, di dimostrare la valenza di una formazione professionale e professionalizzante, che punti alla cultura del lavoro.
“Con questa occasione Nardò è al centro di una sfida – dice l’assessora all’Istruzione Giulia Puglia – anzi di una doppia sfida che vede, da un lato, la prospettiva molto interessante di un nuovo modello di insegnamento e apprendimento che, tra le altre cose, facilita il rapporto tra giovani e anziani o tra giovani e giovanissimi e, dall’altro, il bisogno di un nuovo diploma professionale che consenta a una molteplicità di figure di avere un titolo immediatamente spendibile. Ne parleremo in questo incontro, che sarà utile anche a fare pressione a livello legislativo per avere i mezzi per cogliere i traguardi delle due sfide”.  

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