Sono otto gli spettacoli inseriti quest’anno nella stagione teatrale del Comune di Nardò in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, con attori importanti della scena nazionale pronti a calcare il palcoscenico del Teatro Comunale.
“Siamo contenti di riaprire le porte del nostro teatro – dice l’assessora alla Cultura del Comune di Nardò Giulia Puglia – per una stagione di ottimo livello, con nomi e titoli molto attesi. Il teatro è un rito, ma è anche occasione di crescita personale e collettiva, è condivisione ed è anche uno strumento per interpretare la nostra storia e il nostro quotidiano. Come sempre, dietro c’è un grande lavoro fatto insieme al Teatro Pubblico Pugliese e lo sforzo per tenere vivi la cultura e i luoghi della cultura in città, che sono moltiplicatori di energie per tutto il territorio”.
“Nardò si conferma ancora una volta una città attenta al teatro e allo spettacolo dal vivo – commenta il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso -. La programmazione che abbiamo pensato grazie al lavoro dei nostri uffici e alla collaborazione con l’amministrazione porterà qui alcuni spettacoli di grande caratura e spessore, per intrattenere sì il pubblico, ma anche per farlo riflettere e accompagnarlo, in taluni casi alla scoperta di piccoli pezzetti di storia che è sempre bene tenere a mente e non dimenticare per crescere come cittadini e come spettatori”.
Si comincia il 15 dicembre con Nello Mascia, Valerio Santoro e Luciano Saltarelli e il loro “A che servono questi quattrini” per la regia di Andrea Renzi. La commedia di Armando Curcio, messa in scena per la prima volta nel 1949 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico è ancora oggi di grande interesse e attualità. I temi dell’inutilità del denaro e della dannosità del lavoro, benché calati nella realtà di due famiglie napoletane degli anni ’40, una poverissima l’altra in apparenza arricchita, riescono, sul filo del paradosso, a incuriosirci ad aprirci nella fantasia strade alternative e a divertirci.
Il secondo appuntamento è nel 2023. Il 22 gennaio arrivano Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi in “Le verdi colline dell’Africa” scritto e diretto dalla stessa Guzzanti come un personalissimo tributo al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno ad un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.
Il 10 febbraio ci saranno Lucrezia Lante Della Rovere e Stefano Santospago in “La divina Sarah” da “Memoir” di John Murrel per la regia di Daniele Salvo, dedicato all’attrice francese Sarah Bernhardt che nel XIX secolo era più di una semplice “superstar”: era un essere incredibile, un’anima meravigliosa.
Si prosegue il 24 febbraio con Fabio Troiano in “Il Dio bambino” per la regia di Giorgio Gallione: un monologo che prosegue e approfondisce il particolarissimo percorso teatrale del Gaber di quegli anni.
Anche a marzo sono due gli spettacoli in programma. Il 3 marzo ci saranno invece Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese in “Memorie D’Arneo” dedicato alle occupazioni nell’Arneo, conclusione di una straordinaria stagione di lotte per il lavoro e per la dignità dell’uomo. Raccontare di quei fatti, di quelle speranze, di quelle conquiste, vuol dire raccontare un sud del mondo che chiede, ora e sempre, che venga ascoltato il suo pensare, il suo conoscere, perché sono tante le strade che si possono percorrere e tanti i nomi di Dio.
Il 21 marzo, invece, con l’arrivo della primavera ci sarà “Stanno sparando sulla nostra canzone” in cui una sensuale e spiritosa Veronica Pivetti interpreta Jenny Talento, fioraia di facciata ma in realtà venditrice di oppio by night che, rapita dalla passione per un giocatore di poker fallito e truffaldino, si lascerà trascinare in un mondo perduto fatto di malavita, sesso, amore e gelosia in Stanno sparando sulla nostra canzone con la regia di Giovanna Gra e Walter Mramor. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urbano, illuminato da insegne colorate e intermittenti tra occhiali scuri, calze a rete, mitra e canzoni. E dall’esplosiva esuberanza di un mondo risorto alla vita.
La stagione si chiude ad aprile con gli ultimi due appuntamenti. Il 3 aprile il Teatro Comunale ospiterà “Il Test” di Jordi Vallejo con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi in cui fra battute di spirito al vetriolo e sferzanti dialoghi, i protagonisti vengono spinti a prendere decisioni che nell’arco di una cena cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre.
E infine il 14 aprile ci sarà “…di sana e robusta Costituzione!” di e con Salvatore Cosentino e Francesco Saverio Cosentino, in cui i principi della Carta Costituzionale italiana diventano le tappe di un racconto che ne rivela la storia e il significato, attraverso un originale abbinamento con opere d’arte e canzoni che, “senza saperlo”, provenendo da tempi e ispirazioni differenti, li hanno descritti.
Gli spettacoli avranno tutti inizio alle ore 21.
La campagna abbonamenti partirà dal 28-29-30 Novembre dalle ore 16.00 alle ore 20.00, e proseguirà ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 10.00 alle 12.00. I biglietti dei singoli spettacoli saranno in vendita dal 12 dicembre al botteghino, nei punti vendita Vivaticket e online su www.vivaticket.com. Il botteghino è aperto nelle giornate di mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 10.00 alle 12.00 e il giorno di ogni singolo evento a partire dalle ore 18.00.
15 dicembre 2022
La Pirandelliana
Nello Mascia, Valerio Santoro, Luciano Saltarelli
A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI
di Armando Curcio
con Nello Mascia, Valerio Santoro, Luciano Saltarelli, Loredana Giordano, Fabrizio La Marca, Ivano Schiavi scene Luigi Ferrigno
costumi Ortensia De Francesco
luci Antonio Molinaro
regia ANDREA RENZI
A che servono questi quattrini è una commedia di Armando Curcio messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro. L’Italia di lì a poco sarebbe entrata nel conflitto della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza era di là da venire ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, stuzzicò la curiosità del pubblico di allora tanto che, pochi anni dopo, nel 1942, la commedia venne trasposta sugli schermi cinematografici per la regia di Esodo Pratelli con Eduardo e Peppino De Filippo. Il protagonista immaginato da Armando Curcio, a metà strada tra un filosofo stoico e un astuto truffatore, non voleva, né poteva, mirare al bersaglio della Grande Economia ma certo l’ordito della sua trama e delle sue paradossali speculazioni sollecitano anche in noi uno sguardo disincantato (e saggio) sugli inganni della categoria dell’ECONOMICO, che tutto, oggi, pervade. I temi dell’inutilità del denaro e della dannosità del lavoro, benché calati nella realtà di due famiglie napoletane degli anni ’40, una poverissima l’altra in apparenza arricchita, riescono, sul filo del paradosso, a incuriosirci ad aprirci nella fantasia strade alternative e a divertirci.
22 gennaio 2023
Pierfrancesco Pisani – Isabella Borettiniper Infinito Teatro / Argot Produzioni
Sabina Guzzanti, Giorgio Tirabassi
LE VERDI COLLINE DELL’AFRICA
scritto e diretto da SABINA GUZZANTI
Un personalissimo tributo di Sabina Guzzanti al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno ad un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.
10 febbraio 2023
Palcoscenico Italiano
Lucrezia Lante Della Rovere, Stefano Santospago
LA DIVINA SARAH
da “Memoir” di John Murrel
testo di Eric-Emmanuel Schmitt
traduzione Giacomo Bottino
scene Alessandro Chiti
costumi Martina Piezzo
disegno luci Giuseppe Filipponio
regia DANIELE SALVO
Nel diciannovesimo secolo, una famigerata attrice francese, divenne nota come “The Divine Sarah”: Sarah Bernhardt, The First Artist Superstar. Ma era più di una semplice “superstar” era un essere incredibile, un’anima meravigliosa. Sarah Bernhardt nacque in Francia nel 1844, figlia illegittima di una cortigiana, era destinata a condurre una vita normale. Il suo progetto originale di essere una suora, non era il percorso che sua madre, importante cortigiana parigina, immaginava per lei, ma Sarah, con il sostegno dei suoi mecenati, divenne un’attrice.
“Divina” agli occhi di Oscar Wilde, “Voce d’oro” per Victor Hugo, “mostro sacro” del teatro francese per usare l’espressione scelta da Sacha Guitry, la grande tragica Sarah Bernhardt ispira “Memoir” al drammaturgo John Murrell, da cui è tratto il testo di Eric Emmanuel Schmitt.
24 febbraio 2023
Nidodiragno/CMC
Fabio Troiano
IL DIO BAMBINO
testo e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Fabio Troiano
scene e costumi Lorenza Gioberti
disegno luci Aldo Mantovani
foto e video Likeabee
regia GIORGIO GALLIONE
con il contributo di Comune di Barletta/Teatro Curci
in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber e Teatro Pubblico Pugliese
Ambientato in un metaforico locale in disfacimento, tra bottiglie semivuote e fiori calpestati, a raccontare
allusivamente una sorta di festa finita male, lo spettacolo è contrappuntato da frammenti di canzoni di Giorgio
Gaber, che guidano lo spettatore nell’interpretazione di un racconto di tragicomica, potente contemporaneità.
La regia di Giorgio Gallione, prezioso motore di una rinnovata vita scenica del teatro di Gaber (recente il suo
applauditissimo Il Grigio con Elio), valorizza l’attualità e l’empatia di questo testo, trovando un perfetto connubio
con l’interpretazione di Fabio Troiano, talentuoso e versatile attore di teatro, cinema e tv, abile nell’attraversare
con analogo successo testi comici e intimisti, qui atteso a una funambolica prova d’attore.
3 marzo 2023
Ura Teatro
Fabrizio Saccomanno, Fabrizio Pugliese
MEMORIE D’ARNEO
di e con Fabrizio Pugliese e Fabrizio Saccomanno
musiche Redi Hasa
eseguite dal vivo da Marco Schiavone
Era una terra di sogni e speranze, l’Arneo.
Lo era per chi, con le mani indurite da un lavoro nei campi che non lo riscattava dalla miseria, vedeva, in quei terreni che si estendevano a perdita d’occhio, la promessa di una rinascita. Era il sogno di quegli anni, dopo la guerra, dopo gli orrori, perché era bello credere che di terra si potesse campare.
Ed era un sogno condiviso in tutto il paese, da tutti quei contadini che vedevano immensi feudi abbandonati.
Ed era il sogno di quei contadini che sapevano come prendersene cura, con quanto sudore renderla feconda, come gioire dei suoi frutti.
Ché la bellezza è un premio per chi la sa coltivare, non un diritto per chi la può comprare.
Le occupazioni nell’Arneo sono la conclusione di una straordinaria stagione di lotte per il lavoro e per la dignità dell’uomo. Raccontare di quei fatti, di quelle speranze, di quelle conquiste, vuol dire raccontare un sud del mondo che chiede, ora e sempre, che venga ascoltato il suo pensare, il suo conoscere, perché sono tante le strade che si possono percorrere e tanti i nomi di Dio.
21 marzo 2023
Artisti Associat
Veronica Pivetti
STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE
una black story musicale di Giovanna Gra
musiche Alessandro Nidi
con Veronica Pivetti
e con Cristian Ruiz, Brian Boccuni
ideazione scenica e regia GRA&MRAMOR
Siamo in America, nei mitici anni venti. Anni d’oro e ruggenti. I baci e gli abbracci non sono più sconsigliati, l’epidemia di spagnola un lontano ricordo. In ogni pentola, o quasi, frigge quel che passa il convento, ma anche una bella manciata di futuro fresco e incontaminato. Gli scampati corteggiano le sopravvissute. Le sopravvissute si danno alla pazza gioia e sanno che la speranza è l’ultima a morire. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati.
Questa l’atmosfera della nostra storia è accompagnata dalla contemporaneità di canzoni fra le più note e trascinanti della musica pop e rock. Protagonista di questa black story, una sensuale e spiritosa Veronica Pivetti, in arte Jenny Talento, fioraia di facciata ma, in realtà, venditrice d’oppio by night, che finisce col cedere alle avances di un giovane e inesperto giocatore di poker, Nino Miseria. La voglia di risorgere, dopo gli anni della pandemia, soffia sulla passione, e Jenny si lascia trascinare in un mondo perduto fatto di malavita, sesso, amore e gelosia. Fino a quando il gangster più temuto della città, Micky Malandrino, un visionario dal mitra facile spacciatore di sentimenti e tentazioni, non pretende da lei la restituzione di un vecchio debito contratto dal suo amante. Dopo qualche resistenza, la donna cede, ma poi ci ripensa trascinandoci all’epilogo, in una resa dei conti salata e non più rinviabile, con un finale in crescendo decisamente esplosivo. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urban, spolverato dai fumi colorati delle strade di Manhattan, da occhiali scuri, mitra, calze a rete, scintille e canzoni. E dalla travolgente esuberanza di un mondo risorto alla vita. Veronica Pivetti
3 aprile 2023
PipaMar/ La Bilancia Produzioni
Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi
IL TEST
di Jordi Vallejo
Traduzione Piero Pasqua
Scene Andrea Ceriani
Costumi Sandra Cardini
Light Design Francesco Bàrbera
Foto Tommaso Le Pera
Regia ROBERTO CIUFOLI
“Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione fra dieci anni?”. Ecco “il test” che dà vita a questa esilarante e graffiante commedia che continua a sbancare i botteghini spagnoli, da Barcellona a Madrid.
Hèctor e Paula, una coppia con qualche problema economico, devono affrontare la scelta che gli propone il vecchio amico Toni, in attesa che li raggiunga per cena Berta, la giovane fidanzata psicologa di successo. Una decisione apparentemente semplice: accontentarsi di una piccola ma immediata fortuna o aspettare lunghi anni per decuplicarla? Il dilemma che inizia come un semplice e teorico test di personalità, in un clima di divertita amicizia, diventa sempre più causticamente feroce, e mette progressivamente a nudo i caratteri, i pensieri reconditi e i delicati segreti dei quattro commensali. Fra battute di spirito al vetriolo e sferzanti dialoghi, i protagonisti vengono spinti a prendere decisioni che nell’arco di una cena cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre.
14 aprile 2023
Salvatore Cosentino
… DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE!
La Costituzione italiana raccontata da figlio a padre attraverso l’Arte di tutti i tempi
di e con SALVATORE COSENTINO e FRANCESCO SAVERIO COSENTINO
I principi della Carta Costituzionale diventano le tappe di un racconto che ne rivela la storia e il significato, attraverso un originale abbinamento con opere d’arte (tra le altre di Giotto, Piero della Francesca, Botticelli, Raffaello, Leonardo Da Vinci, Tiziano, Caravaggio, Goya, Delacroix, Modigliani, Picasso, Guttuso, Dali’), di letteratura (Trilussa, Berthold Brecht) e canzoni (De Gregori, De Andrè, Bennato, Jannacci, Gaber, Battiato, Renato Zero), che, “senza saperlo”, provenendo da tempi e ispirazioni differenti, li hanno descritti.
Ad esserne, invece, consapevole è il piccolo Francesco, un bambino dagli occhi grandi e curiosi, che apprende e prende dal passato per dispiegare l’attualità, in un vivace dialogo con il papà magistrato, che fa da trait d’union tra l’Arte e il Diritto, tra due diverse generazioni e tra varie epoche culturali.
ABBONAMENTO A 8 SPETTACOLI
Platea € 140,00 / ridotto over 70 € 126,00 / ridotto studenti & under 25 €126,00
Palchi centrali € 126,00 / ridotto over 70 € 119,00 / ridotto studenti & under 25 € 98,00
Palchi laterali € 105,00 / ridotto over 70 € 98,00 / ridotto studenti & under 25 € 77,00
Loggione e Proscenio € 77,00 / ridotto studenti & under 25 € 63,00
COSTO DEI BIGLIETTI
Platea € 25,00 / ridotto over 70 € 23,00
Palchi centrali € 23,00 / ridotto over 70 € 21,00
Palchi laterali € 18,00 / ridotto over 70 € 16,00
Loggione e Proscenio € 12,00
Platea € 18,00 ridotto under 25 e studenti
Palchi centrali € 13,00 ridotto under 25 e studenti
Palchi laterali € 10,00 ridotto under 25 e studenti
Loggione e Proscenio € 8,00 ridotto under 25 e studenti
Vendita degli abbonamenti
La campagna abbonamenti partirà dal 28-29-30 Novembre 2022 dalle ore 16:00 alle ore 20:00, e proseguirà ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 10.00 alle 12.00.
Vendita dei biglietti
I biglietti dei singoli spettacoli saranno in vendita dal 12 dicembre 2022 al botteghino, nei punti vendita Vivaticket e online su www.vivaticket.com
Il botteghino è aperto nelle giornate di mercoledì dalle 17:00 alle 19:00 e sabato dalle 10:00 alle 12:00 e il giorno di ogni singolo evento a partire dalle ore 18.00
Condizioni generali di abbonamento
La tessera di abbonamento non è personale e dovrà essere esibita quale titolo d’ingresso al personale di sala.
Le riduzioni per abbonamenti e biglietti sono rivolte alle persone di oltre 70 anni, ai giovani fino a 25 anni e agli studenti universitari.
Orario delle rappresentazioni
porta ore 20,00 – sipario ore 21,00
Non sarà consentito l’accesso in sala a spettacolo iniziato.
Il presente programma potrà subire variazioni, indipendenti dalla volontà degli organizzatori, che saranno comunicate tempestivamente secondo gli usi.
INFO
BIGLIETTERIA
aperta mercoledì dalle ore 16:00 alle 19:00 e sabato dalle ore 10:00 alle 12:00
Biglietteria Teatro Comunale di Nardò
Corso Vittorio Emanuele II
tel. 0833.602222 – 320.8949518 – 389.7983629